Montezemolo la recessione e la ripresa: “Il peggio è dietro le spalle, ma la ripresa arriverà a metà 2010”

Anche se la crisi sta esaurendo la sua spinta, non si sarà ripresa prima della metà del 2010, secondo il presidente della Fiat, Luca Cordero di Montezemolo.

Montezemolo ha risposto a alcune domande sulla crisi, ma non solo, a margine di un dibattito a Cortina InConTra: “Il peggio è  sicuramente dietro le spalle. Detto questo, perché si veda la ripresa ci vorrà ancora del tempo: abbiamo di fronte un autunno difficile e chi ne pagherà le conseguenze saranno i lavoratori nelle fabbriche”.

-Montezemolo ha riconosciuto che “si è fatto di tutto per evitare guai peggiori e di questo dobbiamo dar atto con onestà al governo. Però, questa dovrà essere una legislature di riforme”.

Montezemolo ha manifestato tutta la sua preoccupazioneper i riflessi della crisi sull’occupazione: “Per la prima volta dal dopoguerra, c’è gente vera che perde il lavoro” ha sottolineato.

E ancora:”Sarà un autunno difficile in cui delle aziende dovranno chiudere e ci sarà bisogno del grande supporto degli ammortizzatori sociali. Il nostro patrimonio più importante  sono gli uomini e le donne delle nostre imprese”. 

Ha detto poi Montezemolo: “Il nostro  è un Paese di persone straordinarie. Non meritiamo la crescita più bassa in Europa: ognuno di noi se ne deve fare una colpa e non addossare tutto alla politica. Non possiamo gestire questo Paese solo pensando alle emergenze e mai al domani”.

Montezemolo ha anche parlato del rapporto tra banche imprese, “tema che è sbagliato affrontare come una contrapposizione banche-imprese. Dobbiamo lavorare assieme. Dobbiamo considerare la banca come un’impresa, che guarda le imprese che
hanno bisogno di denaro, perchè hanno delle idee e delle potenzialità. Abbiamo un sistema bancario sano. Forse è cresciuto trascurando ogni tanto il territorio”.

Dando voce a quanto molti nel mondo fiannziario internazionale hanno sempre pensato, Montezemolo ha parlato poi con insolita brutale chiarezza del falllimento della banca americana Lehman Brothers,  un fatto che ha accelerato l’aggravarsi della crisi mondiale: “Il crollo di Lhemann Brothers per me e quelli della mia generazione è stato uno choc”.

La spiegazione di Montezemolo è stata: “Tutto è accaduto per ingordigia, perchè c’era chi pensava che con 10 euro si potesse comprare un’azienda e che il resto dei soldi lo mettessero le banche. Tutti sono andati troppo oltre  e oggi paradossalmente ci si
accorge che si deve tornare con i piedi per terra”.

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