ROMA – I piccoli pagamenti verso la Pubblica Amministrazione, come multe e bollette, si potranno effettuare anche ricorrendo al credito telefonico (ricaricabili o abbonamenti). E’ quanto prevede un emendamento al ddl PA approvato in Commissione Affari Costituzionali alla Camera. La novità riguarderebbe micro somme, le cui soglie devono ancora essere stabilite: si parla presumibilmente di importi inferiori ai 50 euro.
La proposta arriva dal deputato del Pd Sergio Boccadutri, che spiega come così “l’Italia si allinei alla direttiva che sta per essere varata in Europa sui micro-pagamenti”, provvedimento che stabilirà anche le cifre entro cui un versamento può, appunto, essere ritenuto micro.
Boccadutri ricorda che “oggi gli smartphone hanno una diffusione superiore al 60% della popolazione e, considerando anche i cellulari più vecchi, si va oltre il 100%. Con questa possibilità avvicineremo ai pagamenti digitali anche chi non ha una carta di pagamento o un conto corrente. La Pa farà così da volano alla diffusione dell’e-payment nel nostro Paese, e “soprattutto – conclude – ridurremo costi pubblici legati alla gestione del contante e i relativi rischi di errore, furto, perdita o rapina”.
Le modalità dovranno essere definite nella fase attuativa, ma, sottolinea il deputato, l’intenzione “è quella di rendere possibile il pagamento pure attraverso un semplice sms, poggiando sul credito telefonico”.