ROMA – Per gli ultimi circa 50mila esodati, persone rimaste ancora senza lavoro e senza pensione a causa della riforma Fornero della previdenza, si avvicina la soluzione, la salvaguardia per traghettarli negli anni scoperti fino alla pensione. “La Rete degli esodati ha fatto bene a sollecitare il presidente del Consiglio Matteo Renzi sulla settima salvaguardia”, ha dichiarato Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro della Camera.
“La Commissione Lavoro della Camera – spiega Damiano – sta individuando una soluzione, con i ministeri del Lavoro e delle Finanze, con la Ragioneria e l’Inps, da trovare prima della legge di Stabilità e che riguardi anche la cosiddetta Opzione Donna“.
“Le risorse – continua il presidente della Commissione Lavoro – ci sono: si tratta di circa tre miliardi di euro risparmiati finora dal Fondo di 11,6 miliardi di euro dedicato alle salvaguardie”. “La prossima settimana ci sarà un nuovo incontro che dovrebbe essere conclusivo, in attesa della conferma della certificazione dei risparmi da parte della Ragioneria dello Stato sui calcoli effettuati dall’Inps“, conclude Cesare Damiano.
La Rete degli esodati aveva chiesto al presidente del Consiglio, Matteo Renzi di includere nella settima salvaguardia i 49.500 esodati rimasti e di impegnarsi in modo che l’iter si concluda entro ottobre. Secondo la Rete che ha scritto una lettera al premier il Patto tra Stato e cittadini ”continua a rimanere vergognosamente rotto per almeno 50.000 cittadini italiani. Si tratta di ex lavoratori che, insieme anche alle loro famiglie, si vedono derubati del loro diritto alla pensione guadagnato con il lavoro e costretti a rimanere per numerosi anni senza alcun reddito, pertanto con un concreto rischio d’indigenza”. ”In questo anno e mezzo del Suo governo – scrivono – Lei ci ha totalmente dimenticati, non ha mai risposto ad alcuno dei nostri accorati appelli e si è guardato bene di incontrare una delegazione della “Rete dei Comitati degli esodati” che li rappresenta”.
”La prossima settimana – scrivono – la Commissione Lavoro della Camera inizierà l’esame di una proposta di legge per una settima salvaguardia degli esodati. Noi chiediamo con determinazione comprenda possibilmente almeno tutti i 49.500 “esodati non salvaguardati”, che sono stati stimati dall’Inps e certificati dal Suo Governo al Parlamento. Per tale provvedimento il costo a carico dello Stato è pari a zero, in quanto la copertura finanziaria è assicurata dagli oltre 3 miliardi di fondi residui dai precedenti 6 provvedimenti di deroga, i cui risparmi una legge dello Stato impone siano utilizzati esclusivamente per ulteriori interventi di salvaguardia per gli esodati”.