Piano salva-euro, Berlusconi si prende tutti i meriti dell’accordo

Un impulso fondamentale allo sblocco dei negoziati sul piano di salvataggio dell’euro ieri 9 maggio all’Ecofin l’ha dato il Presidente Berlusconi quando, poco prima dell’1 di notte, ha chiamato al telefono il Cancelliere Merkel. Fino a quel momento le trattative a Bruxelles si stavano arenando sulle diverse proposte presentate che non riuscivano a raccogliere il necessario consenso”. Questo in sintesi l'”autoelogio” contenuto nel comunicato di palazzo Chigi che attribuisce all’abilità del premier la mossa decisiva negli accordi sul piano salva Euro.

Nel corso della frenetica giornata di ieri a Bruxelles – si legge nel comunicato – il Presidente del Consiglio si era mantenuto in stretto contatto con i suoi principali omologhi europei, con il Presidente Barroso, con il Commissario Tajani e con il Ministro delle Finanze Tremonti. A complicare ulteriormente lo scenario stava contribuendo purtroppo l’improvvisa indisposizione del ministro delle Finanze tedesco”. “La lotta contro il tempo per arrivare ad un risultato utile prima dell’apertura dei mercati asiatici – prosegue la nota – si faceva, quindi, sempre più serrata. In questo contesto si moltiplicavano i contatti tra le cancellerie e i relativi sherpa, impegnati a trovare una soluzione che potesse soddisfare le rispettive esigenze.

A questo punto – continua il comunicato di palazzo Chigi – è arrivata la telefonata del Presidente del Consiglio al Cancelliere Merkel e successivamente si è materializzata sul tavolo del negoziato una nuova bozza di compromesso, poi tradotta nell’accordo finale. Bozza che ricalcava i concetti e le linee proposti dall’Italia prima del vertice dell’Eurogruppo di venerdì scorso, e successivamente condivisi con i principali partners europei. Subito dopo il contatto tra i due leaders, il Ministro Tremonti a Bruxelles su mandato del Presidente Berlusconi, e in stretta collaborazione con l’omologo francese, ha condotto la parte finale delle trattative. I primi test arrivati questa mattina dai mercati asiatici ed europei dimostrano che l’euro è in ripresa e che il piano di salvataggio è stato ben accolto dagli operatori. Spagna e Portogallo hanno annunciato, come era stato loro richiesto, le addizionali misure anti-crisi.

Anche su questo aspetto – si sottolinea – il Presidente Berlusconi ha giocato un ruolo determinante nei suoi contatti con i Primi Ministri Zapatero e Socrates, sin dal vertice dell’Eurogruppo di venerdì scorso a Bruxelles”

Il governo italiano esprime quindi “piena soddisfazione” per “la positiva conclusione del Vertice di Bruxelles a sostegno dell’euro” e conferma che continueranno anche oggi i contatti del Presidente Berlusconi con gli altri leader europei per monitorare attentamente la situazione dopo il fondamentale accordo di ieri.

Sul piano è giunto anche il commento della cancelliera tedesca Angela Merkel: “Il maxi-piano è necessario per garantire il futuro dell’euro. E’ opportuno attaccare i problemi alla radice e combattere realmente le cause delle tensioni che pesano sulla moneta unica”, ha spiegato. Con lei anche il ministro francese delle Finanze Cristine Lagarde che ha sottolineato: “Abbiamo serrato le file per poter salvare l’euro”. Un merito comune, dunque. Almeno secondo alcuni.

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