ROMA – Cambiano le normative per i prelievi dal conto corrente. Chi supera il tetto dei mille euro di prelievo giornaliero o i cinquemila euro di prelievo mensile potrà essere sottoposto a rigidi controlli fiscali.
In quel caso, se i titolari del conto corrente non riusciranno a giustificare le somme depositate potranno essere pesantemente sanzionati, anche con la tassazione del reddito.
La misura si aggiunge al divieto di pagamenti in contanti sopra i tremila euro, ed è prevista da uno dei tanti emendamenti presentati in Parlamento alla manovra.
Tra i cinquemila emendamenti presentati dai gruppi alla Camera, in tanti chiedono lo stop alla flat tax da 100mila euro proposta dal governo per chi trasferisce la residenza nel nostro Paese, dopo aver passato all’estero 9 degli ultimi 10. Meglio introdurre una percentuale, mettono nero su bianco da Forza Italia al Pd passando per i Conservatori e riformisti.
Trasversale anche l’assalto alla Rai: in molti chiedono un ulteriore taglio del canone (fino a proporne il dimezzamento) e il finanziamento delle emittenti locali. Con l’eccezione di Fratelli d’Italia che vorrebbe che il contributo annuale restasse a 100 euro, anziché scendere a 90 come previsto dal governo.
Sul tavolo è comunque destinato a restare un quinto degli emendamenti presentati e tra questi è però probabile che si conteranno sia quelli sulla famiglia che quelli sugli statali. Sul primo fronte si va da chi come la Lega propone di concedere il bonus mamme solo agli italiani a chi, nel Pd, chiede di differenziarne l’importo per favorire i Comuni più spopolati. Sempre tra i Democratici, le deputate vorrebbero che l’accesso al fondo natalità fosse consentito anche ai genitori single e che il congedo per i neo-papà salisse da due a quindici giorni, così come proposto anche dal presidente dell’Inps Boeri.