ROMA – Le case non torneranno più ai valori di mercato che avevano prima dello scoppio della bolla immobiliare. A dirlo è un’analisi della Banca d’Italia dedicata proprio al mercato delle case in cui si afferma che “Difficilmente” il settore immobiliare potrà tornare ai fasti raggiunti dalla fine degli anni Novanta fino al 2006.
Secondo lo studio, infatti, “i percorsi che nel passato hanno portato alla forte crescita del settore difficilmente potranno essere riproposti nel futuro”. I problemi di accesso al credito di giovani e stranieri, che nell’ultimo decennio hanno sostenuto la domanda di abitazioni “spingono verso modelli di crescita molto diversi”.
Il forte ridimensionamento del mercato immobiliare, i conseguenti elevati livelli di invenduto, un contesto demografico meno favorevole del passato, i problemi di accesso al credito di giovani e stranieri spingono verso modelli di crescita dell’intero comparto immobiliare molto diversi dal passato” si legge nell’analisi. Gli scenari futuri saranno caratterizzati dalla “crescente attenzione alle tematiche della salvaguardia del paesaggio e delle aree verdi, al miglioramento delle condizioni di sicurezza, alla riqualificazione del patrimonio abitazione esistente, al miglioramento dell’efficienza energetica. In questo contesto il settore sta evolvendo dall'”offerta di nuove abitazioni” all'”offerta di servizi abitativi” fra questi ultimi rientra la maggiore disponibilità di case in affitto o anche il “social housing”..