ROMA – Reati colletti bianchi: 230 detenuti in Italia, 7555 in Germania. In Italia si va in galera per i reati di natura fiscale o finanziaria dieci volte in meno rispetto alla media europea: significa che da noi lo 0,6% della popolazione carceraria è formato dai cosiddetti colletti bianchi, il 5,9% in Europa. Il confronto con la Germania, per esempio, è il più significativo, segnala Gian Antonio sul Corriere della Sera che cita un dossier dell’Università di Losanna: nelle prigioni tedesche per lo stesso tipo di reati sono confinati 7986 detenuti, in quelle italiane solo 230.
Un rapporto di 1 a 35. Interessante è vedere la distribuzione della popolazione carceraria in base ai reati, per capire quali siano i reati più colpiti e quindi quali siano le priorità nel perseguimento dei reati: in Germania ci sono più colletti bianchi (7.986) che spacciatori (7.555) in galera. In Italia i 230 detenuti per truffa fiscale, aggiotaggio, insider trading, bancarotta fraudolenta, appropriazione della cosa pubblica ecc… sono appunto 230, gli spacciatori finiti dentro sono 15mila (compreso il giovane straniero condannato a 5 anni con un grammo di coca, perché recidivo).
Questo per capire l’ordine di grandezza che dobbiamo tenere a mente quando parliamo di contrasto alla criminalità in generale e a quella economica in particolare: cifre che, senza salvare nessuno, nemmeno gli sbandierati giri di vite delle ultime riforme sulla giustizia degli ultimi anni, dicono più di ogni analisi sul potere pervasivo e impunito del malaffare finanziario, una zavorra anche in termini di attrazione di capitali stranieri (ma metà della media europea in termini percentuali). Va letto in questo senso lo sfogo provocatorio del capo Anti-Corruzione Raffaele Cantone (“A volte preferisco i Casalesi ai colletti bianchi”).
Puoi scoprire così che in Italia (ultimi dati disponibili: 2013) su 39.571 condannati con sentenza definitiva il 16,3% era dentro per omicidio o tentato omicidio, il 5,1% per stupro, il 14,7% per rapina, il 5,2% per furti più o meno aggravati e addirittura il 37,9%, cioè la maggioranza relativa, per reati legati alla droga. Una percentuale immensa rispetto ai «colletti bianchi». Basti dire che, in numeri assoluti, gli spacciatori in cella sono 14.994 contro 230 condannati per reati economici e finanziari.
Ora, è ovvio che l’eroina, la cocaina e le altre droghe sono un problema. Ma è un’emergenza che vale per tutta l’Europa. Ed è impressionante, invece, lo squilibrio tra i diversi paesi. Se da noi è in carcere un «colletto bianco» ogni 65 spacciatori, in Irlanda ce n’è uno ogni 23, in Spagna uno ogni 9, in Inghilterra uno ogni 7, in Danimarca uno ogni 6, in Olanda e in Svezia uno ogni 4, in Finlandia e in Croazia uno ogni due… (Gian Antonio Stella, Corriere della Sera)
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