Statali, prepensionamenti e scivoli. Provvedimenti votati online

Riforma Pa, prepensionamenti e scivoli. Provvedimenti votati online
Marianna Madia e Matteo Renzi (Foto LaPresse)

ROMA – Prepensionamenti, scivoli e l’approvazione dei provvedimenti tramite referendum online. Queste le novità per i dipendenti statali nella riforma della Pubblica amministrazione annunciata dal premier Matteo Renzi e dal ministro Marianna Madia.

Renzi su Twitter annuncia che la riforma sarà discussa già da mercoledì 30 aprile, ma il testo dopo l’attenzione dai tagli agli stipendi dei manager rimane segreto, scrive Andrea Bassi su Il Messaggero:

“Dopo le fughe di notizie dei giorni scorsi, soprattutto sui tetti agli stipendi dei dirigenti, si vogliono evitare altri contraccolpi che possano minare il progetto”.

I provvedimenti sarebbero già pronti, ma senza il consulto dei sindacati, con Cisl e Cgil che hanno già lamentato l’esclusione:

“La concertazione, insomma, non c’è stata e non ci sarà. Le opinioni dei sindacati, come quelle di tutti gli altri soggetti interessati dalla riforma, potrebbero essere raccolte con una modalità innovativa, una consultazione on line sui contenuti della riforma della pubblica amministrazione”.

Alcuni dei contenuti, scrive Bassi, sono già trapelati:

“Di certo ci sarà una riforma della dirigenza pubblica. La distinzione in fasce (prima e seconda) sarà eliminata e arriverà un ruolo unico. I dirigenti saranno a termine e dovranno ruotare. Dai ministeri scomparirà la figura del Capo dipartimento”.

Poi c’è la questione taglio degli stipendi e dei bonus:

“La parte variabile della retribuzione sarà ridotta (a Palazzo Chigi è già stata tagliata del 15 per cento), e i premi di risultato saranno corrisposti non più a pioggia ma dopo un’attenta valutazione delle performance. Una parte sarà anche legata all’andamento dell’economia. Se il Paese va male niente premi ai dirigenti pubblici. Secondo il piano Cottarelli dalla riforma della Pa dovranno arrivare in tutto 3 miliardi di euro di risparmi. Solo dalle nuove norme sulla dirigenza sono previsti 500 milioni di risparmi”.

Anche gli esuberi, che per Carlo Cottarelli sono 85mila, andranno affrontati:

“Il ministro Madia ha aperto ad una staffetta generazionale, prepensionare o garantire degli scivoli per il lavoratori più anziani per favorire l’ingresso dei giovani. Ci sarà una centralizzazione delle assunzioni (tutti saranno dipendenti della Repubblica e non di un singolo ministero) e la mobilità obbligatoria. Bisognerebbe sbloccare il turn over, attualmente fissato al 20 per cento: ogni cinque lavoratori che escono ne può essere assunto solo uno”.

Al vaglio del governo anche un metodo per evitare disparità tra gli esodati del privato e del pubblico:

“l’esonero dal servizio. Il dipendente pubblico viene lasciato a casa a circa metà stipendio quando manca poco alla pensione. Questo sistema, che potrebbe essere applicato soprattutto per i dirigenti, potrebbe essere migliorato prevedendo un impegno «part time» in alcuni settori dello Stato particolarmente carenti. Infine ci sarà la parte di semplificazione amministrativa, con l’arrivo di un «Pin» unico per accedere a tutti i servizi della Pa”.

I commenti sono chiusi.

Gestione cookie