Silenzio, Agnesi non parlerà più agli italiani. Chiude lo storico pastificio

Silenzio, Agnesi non parlerà più agli italiani. Chiude lo storico pastificio
Silenzio, Agnesi non parlerà più agli italiani. Chiude lo storico pastificio

IMPERIA – “Silenzio, parla Agnesi“, recitava lo spot che ha reso celebre il pastificio di Imperia nato nel 1824. Ma ora cala il silenzio sullo storico marchio che ha fatto la storia alimentare degli italiani. Dopo un periodo di difficoltà, il gruppo Colussi ha annunciato la cessazione della produzione di pasta Agnesi e la chiusura dello stabilimento di Imperia entro dicembre 2014. Il marchio Agnesi potrebbe rimanere in vita, producendo altri alimenti, ma necessiterebbe di un nuovo stabilimento.

La notizia della chiusura, che i vertici del Gruppo Colussi avevano annunciato ai sindacati lunedì scorso, è stata ufficializzata il 30 aprile nel corso di una riunione sindacale che si è svolta presso la Compagnia Portuale di Imperia. Proclamate due ore di sciopero, il giorno non è stato ancora deciso. Verso la chiusura anche lo stabilimento di Fossano, in provincia di Cuneo.

Complessivamente rischiano il posto di lavoro 150 dipendenti. Gianni Trebini della Flai-Cgil ha detto:

“Purtroppo è avvenuto, quanto temevamo. Lunedì scorso abbiamo avuto la comunicazione ufficiale da parte dell’azienda che lo stabilimento sarà chiuso entro dicembre. L’ipotesi di mantenere il marchio non producendo più pasta e ricollocando una parte di lavoratori è una ipotesi poco credibile”.

I primi segnali concreti della crisi si erano manifestati nei mesi scorsi con la chiusura del molino: per i dipendenti era stata offerta una buona uscita di 6000 euro. Ma già allora il piano industriale presentato da Colussi prevedeva il passaggio da 52 a 54 mila tonnellate annue di pasta per il 2014.

Dopo la chiusura del molino era arrivata la cassa integrazione per gli addetti al confezionamento. L’azienda è poi uscita allo scoperto dicendo chiaramente che gli stabilimenti di Imperia e Fossano avrebbero dovuto produrre non più di 90 mila tonnellate di pasta all’anno, ma i costi per mantenere questa produzione sarebbero comunque insostenibili.

I sindacati hanno sottolineato, invece, che i due stabilimenti producono già 110 mila tonnellate. Ma Colussi ha deciso che la pasta Agnesi non ha più futuro. Il sindaco di Imperia Carlo Capacci, del Pd, non si arrende:

“Lancio un appello a tutti gli imprenditori imperiesi a creare una cordata, per una partnership con il gruppo Colussi, affinché il marchio Agnesi possa restare a Imperia”.

Silenzio, Agnesi non parlerà più agli italiani.

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