ROMA – La Danimarca si prepara a dare l’addio definitivo al denaro contante: nel 2016, questa è la legge in via di approvazione, imprese e commercianti potranno avere il diritto a rifiutare i pagamenti in banconote o monete di metallo. A parte medici, dentisti, negozi alimentari e altri servizi essenziali i cittadini danesi potranno effettuare i pagamenti utilizzando solo carte digitali o il telefonino. Federico Fubini approfitta dell’accelerazione danese per indicare nel 2016 un simbolico punto di non ritorno per il cash.
Con l’Italia, però, attardata nelle posizioni di rincalzo nell’aggiornamento digitale dei sistemi di pagamento: con la Grecia ha la quota più bassa nelle percentuali di transazioni virtuali d’Europa, il 13% del totale rispetto a una media del 40%.
Già oggi in Svezia gli autobus non accettano pagamenti in contanti e la diffusione di carte digitali di ogni tipo, con il rarefarsi della moneta fisica in circolazione, fa sì che le rapine di banca siano crollate da 110 nel 2008 a 16 nel 2011. In Canada la banca centrale ha smesso un anno e mezzo fa di stampare banconote, anche per incoraggiare i pagamenti con carta.
In Kenya un terzo della popolazione è abbonato a M-Pesa, il sistema di bonifici via telefono con cui si versano salari o bollette, da poco esportato anche in Romania. E persino in Somaliland, tra Etiopia, Somalia e Eritrea, nel 2012 il numero di pagamenti via telefonino è stato pari a quello di pagamenti per carta di credito in Italia nel 2013: in entrambi i casi, 34 per abitante. (Federico Fubini, La Repubblica).