Spesometro al via: spendi oltre 3.600 € per un acquisto? Rischi controlli del fisco

Spesometro al via: spendi oltre 3.600 € per un acquisto? Rischi controlli del fisco
Spesometro al via: spendi oltre 3.600 € per un acquisto? Rischi controlli del fisco

ROMA – Scatta lo spesometro: 4 milioni di contribuenti italiano sono a rischio controlli. Controlli che potrebbero scattare per chi ha speso più di 3.600 euro (Iva compresa) per comprare qualcosa.

Nel mese di aprile, infatti, aziende, commercianti, professionisti, artigiani, esercenti e finanziarie dovranno comunicare all’Agenzia delle entrate i dati per gli acquisti superiori a 3.600 euro. Questo non costituirà di per sé un rischio per il contribuente che ha fatto l’acquisto, spiega Isidora Trovato sul Corriere della Sera.

Sarà però bene che il contribuente le cui spese superano del 20% il reddito dichiarato possano giustificare lo scostamento.

Per questo motivo, scrive Trovato,

“sarà meglio sempre poter esibire i giustificativi di eventuali cifre incassate anche dai familiari (insomma se i genitori vi aiutano, meglio farsi fare bonifici o assegni).

Rispetto al passato l’Agenzia delle entrate ha cambiato l’approccio all’accertamento: anche grazie agli appunti del Garante sulla privacy, non ci si baserà più su calcoli presuntivi (simili a quelli effettuati con gli studi di settore) ma si punta all’analisi delle spese certe.

Il nuovo direttore dell’Agenzia delle entrate, Rossella Orlandi, sin dal suo insediamento, aveva assicurato un approccio più centrato al controllo di grandi capitali e meno stretto su famiglie e piccole imprese. Stando però ai dati forniti dalla Fondazione nazionale dei commercialisti, nel 2013, su 329 mila accertamenti effettuati dal Fisco (gestione Befera) la maggioranza dei controlli ha riguardato le imprese di piccole dimensioni e i professionisti”.

 

 

 

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