ROMA – I laureati italiani guadagnano meno di tutti i loro colleghi europei, fatta eccezione per gli spagnoli. Ma non si pensi che non siano richiesti: perché rispetto al 2010 la richiesta di laureati da parte delle aziende è cresciuta dell’8 per cento.
Nonostante la domanda, però, le retribuzioni dei giovani sono bloccate a decenni fa, come ha sottolineato di recente il neo-governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco. L’indagine di Tower Watson, società di consulenza direzionale, se lo stipendio iniziale di un laureato tedesco è di 43.000 euro lordi l’anno, quello di un italiano è di 23.500. Più vicini, ma comunque superiori, i salari dei colleghi francesi e britannici, con stipendi rispettivamente di 29.000 e 29.200 euro.
Battono, in negativo, i giovani italiani solo gli spagnoli, che prendono 22.500 euro.
Il trend salariale italiano non cambia nemmeno con il passare del tempo: dopo tre anni lo stipendio dei giovani italiani arriva a 29.500 euro, mentre i francesi sono già a 35.000, i britannici a 36.200, per non parlare dei tedeschi, a 52.000.
Stesso discorso dopo cinque anni dal debutto nel mondo del lavoro. Lo stipendio medio lordo annuo di un giovane italiano è di 33.000 euro, quello francese di 40.000, quello britannico di 40.900, quello tedesco addirittura di 60.000.
E le tasse non fanno la differenza, visto che per livelli di reddito di questo tipo la tassazione è pressoché uguale in tutti i Paesi considerati, e che il costo della vita a Londra o Parigi supera di circa il 15 per cento quello di Roma e Milano quasi solo sulle case.
Non per questo, però, è meglio abbandonare gli studi dopo il diploma. Un neodiplomato italiano prende 20.500, che passano a 23.000 dopo tre anni e a 26.000 dopo cinque anni. I suoi colleghi francesi hanno un primo stipendio uguale, ma dopo tre anni già passa a 24.000 euro, e dopo cinque anni a 27.600. Britannici e tedeschi sono lontani da queste cifre: i primi entrano nel mondo del lavoro con una busta paga da 23.400 euro, che cresce a 29.200 dopo tre anni e a 31.500 dopo cinque anni, i secondi debuttano con34.800 euro, che diventano 41.000 e poi 42.500 in cinque anni.
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