ROMA – Metà del Tfr (trattamento di fine rapporto, cioè la liquidazione) nella busta paga dei lavoratori, da subito. Sarà come una quattordicesima, ma non riguarderà i dipendenti pubblici.
È un’idea alla quale sta lavorando il governo, accennata qualche giorno fa dal ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan. La conferma è arrivata direttamente dal premier Matteo Renzi. Dopo il “bonus da 80 euro” sarebbe un’altra operazione di redistribuzione del reddito, per cercare di mettere qualche soldo in più nelle tasche dei dipendenti e provare a far ripartire consumi e crescita.
Con una mossa che questa volta riguarderebbe solo i lavoratori dipendenti del settore privato. Niente Tfr in busta paga per gli statali.
E, per superare problemi di calcolo delle tasse, il Tfr sarà dato in una soluzione unica, come fosse una quattordicesima. Sulla liquidazione infatti c’è un regime di tassazione più agevolato rispetto a quello in vigore sul reddito. Dare quella metà Tfr un tanto al mese creerebbe non pochi problemi sul calcolo delle tasse da pagare. Invece l’idea sarebbe quello di dare quello che spetta nei 12 mesi tutto insieme, come una quattordicesima, sulla quale le tasse saranno calcolate a parte.
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