Crisi economica, Tremonti vede in rosa: “In Italia l’emergenza è finita”

Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti

“Questo autunno avrebbe dovuto essere il terzo autunno atteso per il crollo dell’Italia. Non e’ così”. A sostenerlo è il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, in una lunga intervista alla Repubblica, nella quale motiva la fiducia nella fine della crisi per l’Italia precisando che ”i titoli di Stato finora sono stati collocati bene. Non ci sono elementi di rottura nelle strutture economiche, industriali e sociali del Paese. Non c’e’ dunque un’emergenza autunnale”.

Pertanto, secondo Tremonti e’ esclusa una Finanziaria ”vecchio stile” e non ci sara’ bisogno di fare alcuna manovra correttiva. L’Italia, pero’, ha bisogno d’altro: ”di re-ingegnerizzare il sistema economico”. Con il nuovo ‘Patto di Stabilita’ e di crescita’ europeo che sara’ scritto a Bruxelles, a partire da lunedi’ in un Ecofin ‘straordinario’, secondo Tremonti, sara’ marcata la fine delle politiche ‘national oriented’.

”E’ suonato il gong sull’Europa – afferma il ministro – il passaggio ‘rivoluzionario’ dal G7 al G20, drammaticamente evidenziato dalla crisi, ha segnato la fine di un’epoca. La fine della rendita coloniale dell’Europa”. Nella sostanza, secondo il ministro, con il nuovo patto ”tutto ruotera’, per tutti gli Stati, attorno alla sessione di bilancio europea”.

Si tratta di una ”devoluzione di potere”, ”dal basso verso l’alto e dal diviso all’unito”, aggiunge Tremonti. Il ministro ribadisce che quella di una manovra aggiuntiva e’ ”un’ipotesi lunare”. ”Dopo la riforma della legge di bilancio – dice – e dopo la manovra di luglio, questo autunno la Finanziaria dovra’ essere solo tabellare. E dunque molto diversa dalle vecchie Finanziarie. E’ piuttosto l’altra politica, quella sulla competitivita’ che va impostata”.

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