ROMA – “Abbassate l’Iva sulle bollette elettriche” è il monito/preghiera che il Garante dell’Energia ha rivolto al Governo. Se i prezzi all’ingrosso di elettricità e gas si stanno progressivamente allineando al resto d’Europa, è sul peso fiscale che stiamo indietro: il carico dell’Iva porta stabilmente le bollette al di sopra della media europea. E intanto, anche per colpa della crisi, il numero dei morosi che non riesce a far fronte al pagamento delle bollette aumenta: un italiano su 10 non ce la fa, percentuale che raddoppia per le piccole e medie imprese (19%). Guido Bortoni, presidente della Authority, va oltre la denuncia e propone una soluzione a portata di mano: ”Parte del gettito derivante dalla maggiorazione Ires, potrebbe essere destinato a compensare una riduzione dell’Iva sulle componenti tariffarie parafiscali nelle bollette dei consumatori”. Ricordiamo che questa maggiorazione, detta Robin Hodd Tax, si applica all’imposta Ires sulle aziende che operano nella produzione e distribuzione di energia elettrica.
Bortoni fa anche un bilancio a 9 anni dalla liberalizzazione del mercato del gas e a 5 da di quello dell’elettricità. Non è positivo: al mercato libero si è rivolto solo il 13% delle famiglie sul metano e il 18% sull’elettricità. Sarà avviata un’indagine conoscitiva per valutare scientificamente ciò che quotidianamente sperimentano gli utenti: le offerte alternative, nonostante, o forse a causa, della proliferazione di di servizi accessori tipo punti fedeltà, regali e sconti vari, nascondono in realtà tariffe sempre più alte dell’offerta dei servizi a maggior tutela. Cioè prezzi unitari più alti. Questa opacità dell’offerta scoraggia gli italiani non realizza appieno le potenzialità della concorrenza.