Attentati Francia, tutte teorie del complotto: false flag, Hayat morta, Mossad..

PARIGI – Complotto. Anzi tanti complotti. Organizzati non si sa bene da chi (ora la Francia stessa, ora Vladimir Putin, o persino gli immancabili servizi segreti israeliani, il Mossad) e per cosa. Sta di fatto che quanto successo in Francia, sul web si presta alle interpretazioni più fantasiose e grottesche. Di quelle che se non fosse una vicenda drammatica, strapperebbero più di qualche sorriso.

Ricostruzioni che più o meno suonano così:

A Parigi, due killer che non sono i fratelli Kouachi, entrano nella redazione di Charlie Hebdo non per “punire” il giornale che ha offeso Maometto per le vignette, ma per terminare un economista scomodo per le sue posizioni critiche su euro e debito pubblico, che proprio quel giorno era ospite della redazione, Bernard Maris. 

Gli stessi killer, organizzati benissimo, fingono evidentemente di sbagliare civico. Però recitano alla perfezione la scena con un figurante, il poliziotto Ahmed Merabet, che finge di essere ucciso con una scarica di mitra. Compiuta la missione i killer lasciano la falsa pista della patente che rimanda ai  fratelli Kouachi in macchina. 

Il giorno dopo, da tutt’altra parte della Francia, si uccide un poliziotto: è un ufficiale di Limoges. Una cosa apparentemente slegata. In realtà il tipo in questione lavorava per il Mossad, ed evidentemente non ha portato a termine la missione. 

In Francia, intanto, tutti fingono di cercare Hayat Boumeddiene, la compagna di Amedy Coulibaly. Ma lei è già morta, giorni fa. Da Kamikaze, a Istanbul. Ci sono delle foto che lo provano. 

Inutile sottolineare che quanto scritto sopra è solo frutto di un collage di teorie stravaganti che si trovano in rete. Tutte sostenute da “prove”: nel caso del poliziotto figurante, per esempio, c’è persino chi si è lasciato andare a analisi balistiche. In Italia, uno di quelli che si è spinti più oltre nella formulazione delle teorie del complotto è Claudio Messora, portavoce del Movimento 5 Stelle al parlamento europeo.

Tutte teorie che hanno una cosa in comune. La “false flag”, la bandiera falsa o meglio l’agire sotto falsa bandiera. E’ un termine che viene dalle tattiche militari, e dallo spionaggio. E che significa, semplicemente, agire issando la bandiera altrui. Qualcuno, insomma, secondo i complottisti, avrebbe agito usando le bandiere di al Qaeda e  Isis.

 

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