ROMA – In tempi di crisi si torna al baratto, dalle banche del tempo allo scambio di qualsiasi oggetto senza uso dei soldi, da Roma a Madrid, da Atene a Bruxelles: un ritorno al passato in tutta Europa ma in versione 2.0, con gruppi di scambio che fioriscono principalmente su Facebook.Un fenomeno che in Europa ha attecchito soprattutto nei Paesi in crisi come Spagna, Italia e Grecia, che si riavvicinano a questa arcaica forma di commercio per necessità, e in alcuni Paesi ricchi come il Belgio, che lo fano per filosofia di vita.
A Madrid si sono diffusi negozi che offrono oggetti e abbigliamento di seconda mano semplicemente da scambiare: si entra in negozio con un paio di pantaloni usati, si esce ad esempio con una maglietta che il negoziante giudica dello stesso valore. Oppure si portano ad esempio un due magliette firmate e si esce con un cappotto. Ecc.
In Grecia il primo esempio di ritorno al baratto c’è stato a metà del 2011 ad Aigion, paese nella parte occidentale, dove è nata un’associazione per scambiarsi i beni di prima necessità nella piazza principale del paese. Poi è stata la volta di Patrasso, che ha creato una piazza di scambio su Internet con una moneta finta, l’obolo.
In Belgio esiste il “Sistema di scambio locale”, a cui aderiscono otre 7 mila persone: movimento cittadino il cui principio di base è che ogni persona possiede delle competenze, dei mezzi o del tempo che può scambiare con gli altri senza utilizzare la moneta.
Anche in Italia il fenomeno del baratto sta avendo un’impennata con associazioni e amministrazioni comunali che si stanno inventando gruppi di scambio reali o virtuali. Il comitato di quartiere di Serpentara, nel IV municipio di Roma, ad esempio, ha creato una piccola comunità virtuale di cittadini su Facebook disposti a scambiarsi beni e servizi: “Compro e scambio in quarta e risparmio”. L’esempio di Serpentara è stato seguito a ruota dal quartiere di Torpignattara che ha deciso di attivare un analogo gruppo Facebook (“In Sesto col baratto”), che conta già quasi 300 membri: sulla bacheca si scambia di tutto, dalle focacce alle scarpe, dai poster ai videogiochi.