BARCELLONA – Cartelli invitano i turisti ad andare a casa. Altri che si trovano affissi alle porte delle case o ai balconi indicano che non si affitta a chi arriva da fuori per turismo. Malgrado Barcellona ricavi il 14 per cento del proprio pil dai 27 milioni di turisti che ogni anno visitano la capitale della Catalogna, gli abitanti di Barcellona vogliono mettere un freno al turismo di massa. Una protesta del genere era già accaduta l’anno scorso con manifestazioni che si erano svolte nel Barrio Gotico per protestare contro il degrado dovuto all’abuso di alcol(vedi video in fondo a questo articolo).
Scrive Repubblica:
“Così si mostra Barcellona in questo scorcio di inizio estate del 2015. La capitale della Catalogna, che ricava il 14 per cento del suo Pil dai 27 milioni annui di ospiti che riceve sembra tuttavia voler mettere un freno al fenomeno, almeno alla sua massificazione estrema. Lo ha dichiarato a parole e con i primi fatti la stessa neosindaco Ada Colau, che tra i primi provvedimenti del dopo insediamento ha sospeso “almeno per un anno” la concessione di licenze per nuovi alloggi turistici. “Non vogliamo finire come Venezia”, ha detto il primo cittadino, eletto con l’appoggio di Podemos. Il tutto avrà come effetto il blocco di una trentina di progetti avviati dalle grandi catene (Four Seasons, Hyatt, Hilton, Marriott)”.
Il corteo che si era svolto l’estate del 2014 nel Barrio Gotico.