ROMA – Beppe Grillo pubblica un twitt dal titolo “M5S taglia gli stipendi. Il pd forse” in cui il comico genovese ricorda che “l’indennità parlamentare del cittadino portavoce del MoVimento 5 Stelle sarà di 5 mila euro lordi mensili, invece di 11.283 euro lordi percepiti da tutti gli altri parlamentari“.
“Il risparmio per le casse dello Stato, grazie al M5S, sarà – sottolinea – di oltre 12 milioni all’anno. Se ogni parlamentare seguisse l’esempio del M5S il risparmio annuale sarebbe circa 70 milioni, pari a 350 milioni per l’intera legislatura”. Così, da Grillo arriva un nuovo appello ai partiti e “in particolare al partito con più parlamentari: il Pd. Bersani, faccia firmare questo documento ai 468 parlamentari del Pd. I parlamentari che decideranno di autoridursi lo stipendio – promette – saranno menzionati sul blog. L’Italia giusta parte da qui. Ci aspettiamo numerose adesioni, almeno superiori a una”.
I parlamentari del M5S, specifica Grillo, “avranno comunque diritto ad altre voce di rimborso tra cui diaria a titolo di rimborso delle spese a Roma, rimborso delle spese per l’esercizio del mandato, benefit per le spese di trasporto e di viaggio, somma forfettaria annua per spese telefoniche e trattamento pensionistico con sistema di calcolo contributivo”, ma “ogni spesa dovrà essere giustificata, rendicontata e pubblicata on line”.
“Il residuo – chiarisce Grillo dal suo blog – sarà lasciato allo Stato insieme all’assegno di solidarietà (o di fine mandato). Non è una novità. Il M5S – rivendica – l’ha già fatto nelle regioni in cui ha partecipato, come la Sicilia”.