BOLOGNA – L’operazione di sgombero è partita prima delle sette del mattino di martedì 20 ottobre. A dover essere sgomberato, a Bologna, è l’ex palazzo Telecom di via Fioravanti, occupato dallo scorso 4 dicembre da circa 80 famiglie: in tutto 280 persone, di cui un centinaio minorenni. Per l’operazione, scrive La Repubblica
sono presenti 8 blindati, le forze dell’ordine hanno chiuso la strada. Molti, moltissimi agenti e carabinieri sono presenti: circa duecento. Tanti giovani occupanti sono saliti sul tetto (con loro alcuni bambin) e battono inferriate e ringhiere urlando “Mai più senza casa”, mentre i bimbi sono affacciati alle finestre. Alle 7.40 i militari in tenuta antisommossa entrano nello stabile, poco dopo lo faranno anche i vigili del fuoco. L’assessore al Welfare Amelia Frascaroli segue le operazioni dalle finestre dei vicini uffici comunali di piazza Liber Paradisus. Alle 8.40 entrano i servizi sociali, presenti dall’alba.
Per resistere al tentativo di sgombero alcune decine di occupanti, compresi alcuni bambini, sono saliti sul tetto del palazzo. Nell’immobile vivevano da dieci mesi quasi 200 persone, con diversi minori, alcuni nati anche durante l’occupazione abusiva. Le forze dell’ordine, impegnate con circa 200 uomini, sono entrate e hanno trovato alcuni bimbi con le madri, ma molti occupanti sono appunto sul tetto e appaiono intenzionati a resistere. Hanno con sé oggetti come pneumatici e pentole, che percuotono per protesta. Diverse strade intorno al palazzo occupato sono state chiuse dai blindati.
Per sostenere gli occupanti sono arrivati diversi attivisti dei centri sociali. Sul palazzo campeggia uno striscione: “I sorrisi dei bambini non si sgomberano”. Non la pensa così il Tribunale del Riesame che a marzo ha reso esecutivo il sequestro dello stabile ora di proprietà di un fondo privato.
Le cariche della polizia. Momenti di tensione in strada davanti all’ex sede Telecom di via Fioravanti a Bologna, con una breve carica della Polizia e lancio di oggetti da parte di manifestanti. Il contatto è stato tra un presidio di attivisti, presenti in appoggio agli occupanti, che è venuto a contatto con il cordone di agenti. In risposta c’è stato un lancio di oggetti contro una camionetta dei vigili del fuoco, che è stata costretta a spostarsi ( foto Ansa, video Corriere Tv).