Born To be Wild, il reality che mostra donne che partoriscono all’aria aperta (foto)

ROMA – La rete americana Lifetime ha lanciato un nuovo reality in cui alcune donne vengono seguite mentre partoriscono all’aria aperta senza l’aiuto di un medico. Il documentario – reality si chiama Born in the Wild: le protagoniste, senza l’aiuto di nessun medico e nessun farmaco, dovranno dare alla luce il proprio figlio.

La rete americana presenta Born To be Wild in questo modo:

“Cosa succede quando l’esperienza più folle di una donna diventa selvaggia ed i futuri genitori decidono di fare un parto senza assistenza all’aria aperta? Born in the Wild documenta il viaggio di genitori che hanno deciso di dare alla luce i propri figli in territori selvaggi”

Ad alcuni medici, il reality non è piaciuto affatto. Ron Jaekle, specialista in medicina fetale al Medical Centre dell’Università di Cincinnati, sulla trasmissione di Lifetime ha detto: “Capisco che tutti vogliano credere che abbiamo eccessivamente reso la gravidanza una questione medica.Non c’è una singola pagina della letteratura che abbiamo letto che non parlasse di madri che sono morte dando alla luce il loro figlio. Nel 1900, ogni mille bambini c’era una madre che moriva, oggi il numero ogni mille bambini è 0.1”.

I produttori di Lifetime, secondo Jaekle

“Non possono renderlo sicuro abbastanza da non avere un problema che sia risolvibile senza andare in ospedale. E poi i produttori non intervisterebbero i medici dell’equipe che direbbero ‘Non sarebbe successo se fosse andata in un ospedale”.

Lifetime ha deciso di realizzare il programma dopo il successo di un video pubblicato su Youtube, in cui una donna mostra come abbia partorito suo figlio all’aperto. Il filmato è stato visto da venti milioni di persone. Il canale si difende spiegando che saranno comunque prese alcune precauzioni: le madri non saranno al loro primo parto. Si tratta infatti di donne che hanno già partorito. Inoltre, sul set sarà sempre presente un’equipe medica e le zone scelte per le riprese saranno sempre vicine a degli ospedali da utilizzare in caso di emergenza.

Gestione cookie