RIO DE JANEIRO – Nuovi atti di violenza e scontri tra polizia e black bloc hanno caratterizzato la prima manifestazione di protesta dell’anno contro lo svolgimento dei Mondiali di calcio in Brasile.
Convocati su internet da Anonymous Rio in 36 città del Paese sudamericano, i cortei non hanno avuto la massiccia adesione che gli organizzatori speravano, come quelli già visti nel giugno scorso durante la Confederations Cup.
Gli episodi più significativi sono avvenuti nel centro di San Paolo, dove poco più di duemila persone hanno iniziato a sfilare pacificamente al grido di slogan come ”Qui non ci sarà il Mondiale” ed esibendo striscioni di denuncia contro le ”spese milionarie per gli stadi della Coppa”.
In serata, però, la manifestazione è degenerata quando gruppi di vandali con il volto coperto hanno preso di assalto filiali di banche, negozi e concessionarie di auto. Le forze dell’ordine hanno reagito con il lancio di gas lacrimogeni. Alla fine, 127 persone sono state fermate e poi liberate in mattinata.
Tensione anche a Rio de Janeiro, dove circa 300 persone hanno sfilato in corteo pacificamente sul lungomare di Copacabana prima che una trentina di black bloc iniziasse a provocare la polizia militare in assetto antisommossa.
Le proteste si sono svolte simultaneamente in altre città brasiliane, tra cui alcune sedi dei prossimi Mondiali, come Belo Horizonte, Natal, Recife, Porto Alegre e Brasilia, nella maggioranza dei casi senza segnalare gravi incidenti. A Natal (dove il prossimo 24 giugno andrà in scena Italia-Uruguay) un tentato atto di vandalismo contro l’Arena das Dunas, uno dei 12 stadi mondiali inaugurato proprio pochi giorni fa, è stato subito sedato da agenti e addetti alla sicurezza.
(foto LaPresse)
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