BRUXELLES – Nelle bombe utilizzate per l’attacco terroristico all’aeroporto di Bruxelles c’erano chiodi, schegge di vetro e frammenti metallici. Per fare ancora più male. Lo ha riferito alla tv belga Vtm, l’amministratore delegato dell’Ospedale della Gasthuisberg University di Lovanio, Marc Decramer. La maggior parte delle vittime ricoverate in questo ospedale riporta infatti fratture, ustioni e tagli profondi causati da oggetti metallici.
La prova inequivocabile però la pubblica il quotidiano Le Soir: la radiografia di una delle vittime ricoverate all’ospedale militare di Neder-Over-Heembeek, a nord della capitale belga. L’immagine ai Raggi X mostra chiaramente quello che sembra essere un chiodo o una vite, nel petto del paziente. Così come l’ordigno inesploso trovato nell’aeroporto di Bruxelles era stato caricato con dei chiodi.
Non è la prima volta che i terroristi fanno uso di simili vili trucchi per rendere gli ordigni ancora più letali. Così erano le pentole a pressione utilizzate alla maratona di Boston il 15 aprile 2013 contenenti esplosivo a basso costo, chiodi, cuscinetti a sfera e pezzi di metallo. La stessa tecnica fu utilizzata per preparare le bombe utilizzate per gli attentati di Parigi, nella tragica sera dell’assalto al Bataclan, allo stadio e alcuni ristoranti nel centro della città.
La pentola a pressione imbottita di esplosivo e oggetti metallici è un ordigno che secondo gli esperti fa parte del know-how impartito nei campi di addestramento del Baluchistan, tra Pakistan e Afghanistan.