Don Patrizio Poggi perdonato da Papa Ratzinger? “Segreti in Vaticano…” (foto)

ROMA – Don Patrizio Poggi perdonato da Papa Ratzinger? Il sito Affari Italiani racconta nuovi particolari sulla vicenda dell’ex parroco del San Filippo Neri di Roma, condannato a cinque anni di reclusione per violenza sessuale su minori, è al centro di uno scandalo sulla pedofilia  nella curia romana dopo la sua denuncia ai carabinieri, nomi e cognomi (fonte Il Corriere della Sera) di prelati e un circuito di prostituzione giovanile/minorile a beneficio di monsignori e parroci romani.

Nuovi inquietanti particolari continuano ad emergere dopo la denuncia di Don Patrizio Poggi. Secondo Affari Italiani

…dalle pagine della denuncia emerge che il sacerdote, sospeso “a divinis” nel 2010, era stato “perdonato” da Benedetto XVI. Il Papa emerito, cioè – stando a quanto detto da Poggi – nel 2011 aveva accolto il ricorso presentato dal prete contro il provvedimento che lo sospendeva e Joseph Ratzinger gli aveva accordato la “Restitutio ad integrum”, cioè la possibilità di tornare a esercitare il ministero sacerdotale. La questione è ancora pendente presso la Congregazione per la Dottrina della Fede, alla quale Ratzinger aveva rinviato don Poggi per l’esecuzione della decisione papale.

Sempre dalla denuncia infatti si legge: “Nel 2008 ho espiato la mia pena e attualmente sono sospeso ‘A Divinis, come provvedimento canonico del 13.01.2010 a cui ho fatto appello al Santo Padre nelle date 08.01.2011 e 08.04.2011 (…) La congregazione della dottrina della Fede accogliendo la decisione del santo padre Benedetto XVI disponeva la ‘Restitutio ad Integrum” inviandone per l’esecuzione alla congregazione per la dottrina della fede.”

Ecco un particolare del verbale:

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Non solo. Chi sta aiutando Don Poggi?

Nella denuncia è possibile leggere che: “Sono presenti altresì Don. Poggi Patrizio in oggetto meglio generalizzato (omissis), si dà atto che sono presenti anche i don Valentini Marco (omissis), (vicario parrocchiale presso parrocchia Sant’Andrea Avellino a Roma, e il Monsignor Lorusso Luca (omissis) (consigliere della Santa Sede, e consigliere di Nunziatura apostolica in Italia e San Marino), (…). si da atto che il Lorusso Luca Dichiara di aver presentato a questo ufficio il sig. Poggi Patrizio conoscendone la serietà ed essendo il suo avv. Canonico nel procedimento “Restitutio in Integrum” (riabilitazione) presso la congregazione della dottrina della fede dal mese di luglio 2011 alla data odierna”.

Ecco una foto della denuncia (da un servizio del Tg di La7)

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Monsignor Lorusso è il consigliere di monsignor Adriano Bernardini, il Nunzio Apostolico (cioè l’ambasciatore vaticano) in Italia. Sempre Affari Italiani scrive che Lorusso ricopre:

Una posizione di altissimo prestigio, importante, con una carriera – dicono ad Affaritaliani – che permetterebbe agevolmente a Lorusso di essere ben presto promosso Nunzio. Attenzione: il Nunzio in Italia è un buon amico di Papa Francesco, visto che dal 2003 al 2011 è stato Nunzio Apostolico in Argentina.

Ma cosa ha dichiarato Don Patrizio Poggi ai carabinieri? Ha parlato di un ex carabiniere (di cui Patrizio Poggi fa il nome e che sarebbe iscritto sul registro degli indagati) promuove “incontri e attività legate alla prostituzione maschile e in particolare minorile.”

Poggi racconta anche come avviene il reclutamento: “L’ex carabiniere li incontra e li seleziona all’interno e nei pressi del “Twink” di via Giolitti, adiacente alla stazione Termini”. L’ex carabiniere si presenta seduto su un’auto con contrassegno “Emergenza sangue.” Oltre a lui, all’ex carabiniere, c’è anche il direttore di una piccola agenzia che recluta testimonial per spot, “attratti dalla falsa attività di modelli o attori formalmente proposta” e un altro personaggio “chiave che” svolge attività di contabile in nero per la parrocchia di San Filippo Neri.”

Secondo quanto scrive il Corriere della Sera, Don Poggi continua il racconto e testimonia di “incontri sessuali nelle chiese alla periferia romana con giovani dell’est Europa ed è in grado di fare i nomi di parroci che pagano abitualmente per prestazioni dei minori, quantificandone perfino le cifre. Somme fra i 150 e i 500 euro” alla volta dice. Poggi non si ferma e racconta che l’ex carabiniere è “coinvolto nel commercio clandestino di ostie consacrate, acquistate da aderenti a sette sataniche.”

Il magistrato ha già iscritto tre persone sul registro degli indagati.  Don Poggi termina con una confidenza: “Essendo seminarista presso il seminario minore di Firenze ho subìto vari atti di molestie da parte dell’allora rettore. Quella parrocchia aveva tra i suoi fedeli anche i noti Pietro Pacciani e Mario Vanni.”

Affari Italiani aggiunge:

Il 6 giugno scorso Poggi ha consegnato “spontaneamente a quest’ufficio (sempre il NOE, N.d.R.) nr. 1 CD Rom, e dichiara quanto segue: Cartella denominata 2012-08 (…) foto fatte da me e da (…) nel periodo che va dall’agosto 2012 al febbraio 2013, relative al luogo ove si erge la chiesetta di San Lauro; Cartella denominata 2012-09 (…)”. Pare di capire – forse – che don Poggi si è trasformato in investigatore privato, visto che ha documentato qualcosa. Che cosa? Degli incontri particolari? Non è dato sapere, questo ovviamente lo sanno gli inquirenti. Dentro il CD però c’è una: “Cartella denominata “Preti” In questa cartella vi sono 4 cartelle contenenti foto relative a sacerdoti e ad un vescovo che nell’ambiente ecclesiastico si vocifera che abbiano tendenze e frequentazioni omosessuali e in taluni casi anche con minori di anni 18 specie se prostituti”. Tra di essi un nome molto noto.

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