GENOVA – Siamo qui per raccogliere dei fondi e forse dovremo lanciare dei derivati swap per avere soldi per le manifestazioni e non c’è da scartare l’idea che un giorno ci quoteremo in borsa”. Lo ha detto con ironia, Beppe Grillo, all’ingresso della pizzeria ‘Il Veliero’ in corso Italia, sul lungomare di Genova. Grillo stava partecipando ad una cena di finanziamento e a fine cena il leader del Movimento 5 stelle si è messo a fare il cameriere servendo amaro e limoncello.
Molti i grillini che hanno risposto all’iniziativa. E Grillo, parlando dei temi caldi della settimana ha detto: “Non facciamo in tempo a distrarci un attimo che arrestano sempre qualcuno. Non so neanche cosa dire. Noi ci vedremo a Imola”. Il riferimento all’arresto per tangenti del vicepresidente della Regione Lombardia Mario Mantovani.
A proposito delle elezioni a Roma, il leader M5s ha spiegato che bisogna”candidare persone conosciute è fuori da ogni logica del movimento. Il Pd e gli altri partiti candidano le belle foglie di fico. Per noi deciderà la rete. Abbiamo quattro regole e non le cambiamo per nessuna ragione – ha ribadito Grillo – se gli italiani e i romani preferiranno una persona nota, un cattedratico o un luminare non cambierà niente. Se invece decideranno di provare a vedere cosa fanno le persone del movimento allora vedremo. Può darsi che saremo i peggiori però chiediamo che ci venga data una possibilità. Abbiamo bisogno di persone sane e competenti. NOn candideremo vip”.
“Il Movimento 5 Stelle è diverso dagli altri partiti, perché è la base senza il leader, e non il leader senza la base come il Pd”, ha detto ancora Grillo. “Questo non è un movimento con un leader. Abbiamo le nostre regole, decidiamo con gli iscritti con le votazioni in rete come abbiamo sempre fatto e faremo così anche a Roma, Milano Torino e da tutte le parti. Metteremo persone magari poco note alla magistratura fortunatamente, che cambieranno il sistema perché il sistema si cambia inserendo persone per bene. Siamo un movimento culturale e le nostre regole sono poche due legislature e a casa, pochi soldi e con i soldi facciamo altre cose. Noi condividiamo le cose con i cittadini. Quando tutti i cittadini si faranno Stato, potranno votare da casa con un clic e dire la loro opinione su qualsiasi cosa, poi il movimento cesserà di esistere”.
“Voi giornalisti avete capito ora che i partiti non ci sono più – ha aggiunto l’ex comico – . Quando dicevo che erano morti mi facevate dei servizi da disgraziati. Non c’è più niente, c’è questa diarrea politica che è andata a finire in una cloaca nazionale”. Lo ha detto Beppe Grillo a margine di una cena di finanziamento del M5s. “Non voglio che pensiate che il Movimento viva delle sfighe degli altri – ha aggiunto Grillo – noi non abbiamo strategie, perché la strategia è una parola di guerra che non esiste nel Movimento. Facciamo quello che diciamo in un momento in cui tutti sono falsi e ipocriti e la democrazia se la stanno portando via pezzo per pezzo sotto la disattenzione della gente e la distrazione dei media”.
Al ristorante “Il veliero” di corso Italia si è riunito tutto il mondo M5S genovese. Due i turni per cenare nella pizzeria che era stracolma di giovani e anziani. Una cena del genere era stata già organizzata cinque mesi fa nello stesso locale: Grillo, all’epoca aveva indossato i panni del cameriere e insieme a lui c’era il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, grande promotore della candidata Alice Salvatore, alla vigilia delle elezioni regionali vinte poi da Giovanni Toti.