ROMA – Anche la polizia scientifica, oltre ai vigili del Fuoco, ha attivato indagini sul rogo che ha distrutto la casa del Grande Fratello negli studi di Cinecittà a Roma. Secondo quanto si è appreso, l’incendio potrebbe essere doloso. Dalle prime verifiche infatti sembra che il quadro e l’impianto elettrico fossero funzionanti e che un relè elettrico malfunzionante fosse stato, per questo, disattivato.
Per ora il fascicolo è intestato “atti relativi a” e non ha ipotesi di reato. Il pm Eugenio Albamonte attende ora delle relazioni sull’accaduta da parte dei vigili del fuoco e della polizia scientifica.
L’ad di Cinecittà studio Giuseppe Basso intanto, appena uscito dalla riunione con produzione Endemol e Mediaset, all’Ansa ha spiegato che
“‘The show must go on. Ricostruiremo tutto e da subito. I tempi saranno rispettati. Constata la gravità dell’accaduto che ha cause ancora tutte da chiarire, si è fatto il punto di come andare avanti. Abbiamo già individuato l’area, proprio accanto alla collinetta della casa del Grande Fratello andata distrutta a seguito di un incendio questa notte, dove ricostruire tutti gli ambienti”.
Il sopralluogo sul posto ha evidenziato un’area di 1700 mq con gli arredi della casa del reality completamente incendiati. La nuova edizione, la tredicesima del programma tv di Canale 5, è prevista per gennaio. Basso sottolinea che
”Non ci sono date ufficiali ma noi consegneremo per tempo il lavoro, non credo ci saranno slittamenti”.
Sulle cause dell’incendio Basso non si sbilancia:
‘La sorveglianza c’è e sarà potenziata ma non voglio neanche pensare ad un dolo, a criminali che vogliono distruggere questo luogo che è di storia del cinema e di industria. E’ vero ci sono dei precedenti incendi, ma qui sono stabilimenti grandi e provvederemo a rafforzare sicurezza e sorveglianza. Io credo ad una causa accidentale, ma non spetta a me dirlo. Intanto vorrei ringraziare la nostra vigilanza e le squadre dei vigili del fuoco che hanno domato l’incendio e sono riusciti a limitare il danno delle fiamme”.
Le foto del rogo (Ansa)
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