NEW YORK – David Cawthorne Haines, cooperante scozzese scomparso in Siria circa un anno fa, è stato decapitato. E’ il terzo ostaggio, in meno di un mese, vittima della Jihad proclamata dall’Isis. Stesso orrore, stesso copione del terrore: come i due giornalisti americani James Foley e Steven Sotloff, in un video postato su internet, Haines appare in tuta arancione, come quella dei detenuti di Guantanamo, inginocchiato nel deserto con un miliziano pronto a decapitarlo. Il filmato di due minuti e 27 secondi è intitolato “Messaggio agli alleati dell’America“. Il boia, rivolgendosi al premier britannico David Cameron, afferma: “Questo è il prezzo che paghi per la tua promessa di armare i peshmerga contro lo Stato Islamico”.
Il messaggio diretto a Cameron rappresenta anche una implicita risposta all’offensiva anti-Isis lanciata dal presidente americano Barack Obama, che prevede una vasta campagna di raid aerei in Iraq e anche in Siria, e la creazione di una coalizione internazionale formata a vario livello da decine di Paesi.
Immediata la reazione del premier britannico che condanna l’omicidio “ignobile e rivoltante”. “Faremo tutto ciò che è in nostro potere per dare la caccia agli assassini”, ha garantito. Non si fa attendere il presidente Usa, Barack Obama. Gli Stati Uniti, ha affermato,
“sono a fianco dei nostri stretti amici e alleati nel lutto e nella determinazione e lavoreranno con il Regno Unito e una ampia coalizione di Nazioni per portare i responsabili di questo atto barbaro davanti alla giustizia e per indebolire e distruggere questa minaccia ai popoli dei nostri Paesi, della regione e del mondo”.
Come nei precedenti filmati, anche in questo caso l’ostaggio condanna le azioni del suo governo contro l’Isis e lo accusa di essere responsabile della sua morte, apparentemente leggendo un testo scritto.
Secondo la trascrizione del sito web Site, che monitora l’attività dei gruppi terroristi online, rivolgendosi a Cameron Haines afferma:
“Sei entrato volontariamente in una coalizione con gli Usa contro lo Stato Islamico, come ha fatto il tuo predecessore Tony Blair, seguendo la corrente dei nostri premier britannici che non hanno il coraggio di dire no agli americani”.
Il boia, interamente vestito di nero e col volto coperto, sembra essere lo stesso dei due precedenti filmati, anche a giudicare dal suo forte accento inglese. E anche in questo caso preannuncia una nuova “esecuzione”: la prossima vittima, dice, sarà un altro ostaggio britannico, identificato con il nome di Alan Henning.
Poi il carnefice si rivolge a Cameron, assicurandogli che l’alleanza con gli Usa porterà solo ad “accelerare la tua distruzione” e trascinerà la Gran Bretagna “in un’altra sanguinosa guerra che non potete vincere”.
David Haines, 44 anni, lavorava come esperto della sicurezza per diverse Organizzazioni non governative, e per questo è stato in molti Paesi segnati da conflitti, come la Libia e il Sud Sudan. Prima di scegliere questa strada, è stato un militare al servizio di Sua Maestà per 12 anni. Lascia la moglie e due figlie, di 17 e 4 anni.
Solo poche ore prima la diffusione del video, la sua famiglia aveva lanciato l’ennesimo appello ai sequestratori perché si mettessero in contatto con loro, lamentando che questi non avevano mai risposto ai ripetuti tentativi di creare un canale di comunicazione.
Il video prima dell’esecuzione (Repubblica Tv)
(Foto Ansa)
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