I “cittadini” a Cinque Stelle hanno mantenuto la parola: non hanno abbandonato il Parlamento fino allo scoccare della mezzanotte. Protestano contro la mancata convocazione delle Commissioni permanenti. Ma i cittadini della Rete, come sempre, non perdonano e così l’occupazione è presto diventata oggetto di scherno di utenti e vignettisti.
Al rimorchio dell’hashtag #occupymontecitorio, che lo stesso Movimento ha scelto come baluardo dell’iniziativa, su Twitter è stato tutto un cinguettare di critiche e perplessità. “Una pagliacciata, chi paga?”, twitta un utente. “Certo che occupare con almeno 6mila euro netti di stipendio è proprio un gesto rivoluzionario..”, maligna un altro.
Persino uno dei deputati rinchiusi a Montecitorio, Ferdinando Dino Alberti, ha scritto sulla sua pagina Facebook: “Offro diaria parlamentare primo mese a chi porta cibo e acqua in camera”. Ma l’autoironia del pentastellato non è stata proprio gradita tra chi sosteneva che non fosse proprio il modo classico di rispettare le istituzioni.
Ad un certo punto della serata poi, i senatori a 5 stelle fanno autocoscienza e si spostano nell’aula della X Commissione per “evitare il consumo energetico e consentire anche ai commessi di andare a casa”. E qui gli utenti si sono profusi in una serie di battute che richiamano i tempi delle occupazioni scolastiche: “Occupazione interrotta. A quanto pare Beppe, rappresentante d’istituto ha mediato la situazione optando per l’autogestione”. C’è poi chi, senza mezzi termini, sentenzia: “Stanno diventando ridicoli e non se ne rendono conto” e chi ipotizza improbabili “tornei di burraco dopo la mezzanotte”.
Vincono per genio e ilarità le vignette di Vauro che disegna un Grillo infuriato che manda tutto all’aria perché “non trova l’apriscatole” e quella di Afnews.info che ironizza sulla Costituzione: “Potevano leggerla prima”.
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