Milano, un giorno di scontri: sgomberi, pietre, lacrimogeni fino a sera FOTO-VIDEO

MILANO – 17 novembre 2014, una giornata di scontri a Milano. Dopo gli sgomberi dei centri sociali Corvaccio e Rosa Nera, conditi da lancio di sassi da una parte e lancio di lacrimogeni dall’altra, la tensione si è spostata in centro. Qui gli agenti e gli antagonisti hanno cominciato a darsi battaglia per strada.

Il secondo contatto tra le fazioni avverse è avvenuto alle 20.30 in via Ausonio, dove un centinaio di persone è arrivata in corteo partendo proprio dal centro sociale il Corvaccio in via Ravenna. I manifestanti avevano annunciato che sarebbero arrivati davanti al carcere di San Vittore ma in via Ausonio hanno lanciato pietre, bottiglie e petardi contro gli agenti in tenuta antisommossa che hanno risposto manganellando e lanciando a mano lacrimogeni.

Il gruppo ha anche tentato di allestire una barricata, ma poi ha rinunciato e si è sciolto nelle strade limitrofe. Non ci sono stati feriti. Danneggiate le vetrate di alcune banche e imbrattate con la vernice le vetrine di alcuni negozi.

L’ennesima giornata di tensione per gli sgomberi degli alloggi Aler di Milano era iniziata nel quartiere a sud-est della città dell’Expo 2015, tra gli abitanti delle case popolari e gli antagonisti inferociti per l’intervento della polizia che ha l’ordine di sgomberare i due centri sociali di via Ravenna: il Corvaccio al civico 30 e lo spazio anarchico occupato “Rosa nera” al 40.

Il bilancio finale è stato di nove persone accompagnate in questura, tre delle quali arrestate e quattro denunciate. Sono tutti anarchici e alcuni già noti per disordini di piazza.

Gli agenti erano arrivati in zona alle 7 e avevano capito subito che sarà una giornata difficile. Hanno proceduto allo sgombero del Rosa nera senza problemi, poi sono andati al Corvaccio dove hanno trovato all’interno nove persone: tre sono scappati sul tetto per rallentare le operazioni, gli altri si sono scagliati contro gli agenti.

Tre ragazzi di 27, 28 e 33 anni sono arrestati per resistenza, violenza aggravata da lancio di oggetti e invasione di terreni ed edifici; due ragazzi di 23 e 26 anni e una ragazza di 21 sono indagati per stessi reati senza l’aggravante, mentre una 24enne (bloccata nel corso dei successivi tafferugli in strada) è accusata solo di violenza e resistenza.

Erano ancora le 9, all’esterno del Corvaccio sono arrivati una quarantina di militanti in sostegno ai compagni che danno il via agli sconti. Hanno rovesciato cassonetti, dato fuoco alla spazzatura, creando delle piccole barricate e iniziato a lanciare pietre e pezzi di ferro contro gli agenti in tenuta antisommossa che in risposta hanno manganellato a corta distanza e gettato a mano lacrimogeni per allontanare i facinorosi.

Due sono bloccati e accompagnati in questura, uno è rilasciato e l’altra è denunciata. Tra i contestatori c’erano molti occupanti abusivi delle case Aler e proprio loro si oppongono alla polizia in via dei Cinquecento mostrando uno striscione.

Dopo alcuni minuti di scontro la situazione è tornata alla calma e alle 10.40 il gruppo si è diviso in due tronconi: i comitati di quartieri si sono fermati all’angolo tra via dei Cinquecento e via dei Panigarola, gli antagonisti sono partiti in corteo fino a piazza Angilberto II dove sono rimasti in presidio per circa un’ora per poi fare ritorno in via Ravenna per dar forza ai tre compagni sul tetto.

I tre sono scesi alle 19 per unirsi a un corteo in via Mompiani, la strada dove l’11 novembre scorso è stato assaltato il circolo del Pd da un gruppo di contestatori mascherati e dove ieri i carabinieri hanno eseguito quattro perquisizioni domiciliari nell’ambito dell’indagine che ha portato a denunciare due anarchiche di 24 e 28 anni per violenza privata, lesioni e danneggiamento.

Foto Ansa

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