CITTA’ DEL VATICANO – L’incontro tra Papa Francesco e il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano inizia con una stretta di mano. “I cattolici rafforzino la democrazia”, invita il Papa. Un colloqui privato per Papa Francesco e Napolitano, a cui hanno preso parte anche Clio, moglie del presidente, ed Emma Bonino, ministro degli Esteri. Un incontro durato 24 minuti, in cui Bergoglio e Napolitano hanno salutato il popolo italiano e parlato di democrazia e liberà religiosa. “Una figura già cara agli italiani”, così Napolitano descrive il Papa al termine dell’incontro.
DIALOGO ITALIA-VATICANO – Il Papa ha salutato tutti gli italiani ed ha detto: “Il dialogo tra Italia e Santa Sede ha come fine principale il bene del popolo italiano e come sfondo ideale il suo ruolo storicamente unico in Europa e nel mondo. L’immagine dei due colli, il Quirinale e il Vaticano, che si guardano con stima e simpatia”.
DIFENDERE LA LIBERTA’ RELIGIOSA – Papa Francesco ha parlato dell’importanza della libertà religiosa: “E’ un dovere di tutti difendere la libertà religiosa e promuoverla per tutti. Nella tutela condivisa di tale bene morale si trova, inoltre, anche una garanzia di crescita e di sviluppo dell’intera comunità. Nel mondo di oggi – ha proseguito – la libertà religiosa è più spesso affermata che realizzata. Essa, infatti, è costretta a subire minacce di vario tipo e non di rado viene violata”.
LA CRISI ECONOMICA – Il Papa ha parlato anche della crisi, affermando: “Il momento storico che stiamo vivendo è segnato anche in Italia, come in molti altri Paesi, da una crisi globale profonda e persistente, che accentua i problemi economici e sociali, gravando soprattutto sulla parte più debole della società. Preoccupanti appaiono soprattutto i fenomeni quali l’indebolimento della famiglia e dei legami sociali, la decrescita demografica, la prevalenza di logiche che privilegiano il profitto rispetto al lavoro, l’insufficiente attenzione alle generazioni più giovani e alla loro formazione, in vista anche di un futuro sereno e sicuro”.
RAFFORZARE LA DEMOCRAZIA – Importante è dunque rafforzare la democrazia, secondo il Papa: “In questo contesto, certo non facile, è fondamentale garantire e sviluppare l’impianto complessivo delle istituzioni democratiche, alle quali nei decenni trascorsi hanno contribuito in modo determinante, leale e creativo i cattolici italiani”.
Il Papa ha aggiunto: “In un momento di crisi come l’attuale è dunque urgente che possa crescere, soprattutto tra i giovani, una nuova considerazione dell’impegno politico, e che credenti e non credenti insieme collaborino nella promozione di una società dove le ingiustizie possano essere superate e ogni persona venga accolta e possa contribuire al bene comune secondo la propria dignità e mettendo a frutto le proprie capacità”.
“PAPA AMATO DA ITALIANI” – Il presidente Napolitano, dal canto suo, ha rassicurato Papa Francesco su quanto sia già amato dagli italiani: “La sentiamo, Santità, profondamente vicino, permettendoci di cogliere nella stessa scelta che ha compiuto del nome di Francesco, l’eco delle Sue radici famigliari e l’amore per questo nostro paese che ha per patrono il Santo di Assisi”.
”A breve distanza da quell’inizio, così essenziale, del Suo nuovo e più alto cammino pastorale – ha sottolineato il presidente della Repubblica – Ella è già divenuto figura familiare e cara agli italiani, e innanzitutto ai fedeli e ai cittadini romani ai quali ha voluto significativamente presentarsi innanzitutto quale loro Vescovo. Ne è visibile segno la straordinaria partecipazione di popolo – ricca, s’intende, anche di partecipazioni internazionali – all’Angelus domenicale come alle udienze del mercoledì”.
(Foto LaPresse)
I commenti sono chiusi.