ROMA – Dopo la copertina di Time come persona dell’anno, Papa Francesco conquista anche la prima pagina della rivista musicale Rolling Stone. Sopra la foto del Pontefice, compare il titolo ‘dylaniano’ “The times they’re a-changing” (I tempi stanno cambiando, ndr.). Quindi l’articolo interno, dedicato alla ‘rivoluzione gentile’ portata avanti da Papa Bergoglio. Una rivoluzione che, specie in America, ha convinto conservatori e radicali di destra a vedere nel Papa una “specie di liberal” (Sarah Palin), quando non un “marxista autentico” (Rush Limbaugh).
Mark Binelli, editorialista di Rolling Stone, è stato inviato in Vaticano per fornire il ritratto di un Papa che senza strepito ma con grande energia sta rompendo con la tradizione delle gerarchie romane non solo nel suo contrasto diretto alla “cultura della prosperità” che sta impoverendo il mondo, ma anche sui cosiddetti temi etici. Nessuno ha dimenticato le semplici parole con cui ha liquidato chi voleva metterlo in difficoltà sui diritti omosessuali (“Chi sono io per giudicare un gay?”).
La posta in palio, enorme, è il rapporto della Chiesta di Cristo con la modernità. L’investitura rock di Rolling Stone è un riconoscimento alle sue importanti aperture. Anche sulla prestigiosa rivista liberal New Yorker il Papa si guadagnò la copertina, stavolta in versione angelo (“Snow angel”): in quel caso fu sottolineata la fermezza del papa gentile quando con un decisione improvvisa rimosse il cardinale Usa superconservatore Raymond Burke dalla Congregazione dei Vescovi, uno che avrebbe rifiutato il sacramento della Comunione a Obama per le sue leggi pro-gay e che si permise di accusare di “pubblico libertinaggio” il governatore Andrew Cuomo solo perché conviveva.