ROMA – “In questi anni il Signore sembrava dormire”: con queste parole Papa Benedetto XVI ha spiegato nel suo ultimo saluto ai fedeli, la situazione della Chiesa. Poi ha aggiunto, guardando una piazza San Pietro gremita: “Grazie di essere così numerosi, in voi vedo la Chiesa Viva. Non abbandono la croce e vi chiedo di pregare per il mio successore”.
Papa Benedetto XVI è arrivato a bordo della papamobile in una piazza San Pietro gremita per la sua ultima udienza. Oltre 200mila i fedeli ad accogliere Joseph Ratzinger nel suo ultimo intervento da Papa prima delle dimissioni previste per le 20 del 28 febbraio. Poi a partire dal 10 marzo potrebbe arrivare il conclave. La piazza ha accolto il Papa con un applauso e la papamobile si è fermata perché Benedetto XVI baciasse un bambino.
Il flusso di persone da via della Conciliazione è costante. La strada è stata chiusa all’altezza di via Traspontina e all’interno sono state collocate due file di transenne che compongono tre corsie pedonali. Dalla stazione Termini di Roma è stato istituito un servizio di navette attivo dalla mattina del 27 febbraio per portare i fedeli a San Pietro. Sul sagrato molti degli ospiti hanno già preso posto.
“IN VOI VEDO LA CHIESA” – ”Vi ringrazio di essere venuti così numerosi. Sono veramente commosso e vedo la Chiesa Viva”. Il Papa ha esordito così per la sua ultima udienza, ringraziando i fedeli in piazza. Benedetto XVI ha detto: “Grazie di cuore, sono veramente commosso e penso che dobbiamo davvero dire grazie perché la Chiesa è viva; e penso che dobbiamo dire grazie anche perché il tempo oggi è bello”.
Il Papa ha poi detto: “Il 19 aprile del 2005 ho pensato ‘Signore, che cosa mi chiedi? E’ un peso grande quello che mi poni sulle spalle ma se Tu me lo chiedi sulla Tua parola getterò le reti’ e il Signore mi ha veramente guidato”.
In questi ultimi anni ”il cammino della Chiesa ha avuto momenti di gioia ma anche momenti non facili” nei quali ”le acque erano agitate, il vento contrario e il Signore sembrava dormire – ha aggiunto Papa Benedetto XVI – Ho sempre saputo che in quella barca c’è il Signore, la barca della Chiesa non è mia”.
”In questo momento c’è in me una grande fiducia” perché il Vangelo ”è la forza della Chiesa”, ”purifica, rinnova, porta frutto. Questa è la mia fiducia, questa è la mia gioia”, ha detto il Papa.
Poi benedetto XVI ha continuato: “Un Papa non è solo nella guida della barca di Pietro,anche se è la sua prima responsabilità; e io non mi sono mai sentito solo nel portare gioia e peso del ministero petrino; il Signore mi ha messo accanto tante persone che, con generosità e amore a Dio e alla Chiesa, mi sono state vicine”.
Nel ricordare che un Papa non è solo a svolgere il proprio compito e nel ringraziare quanti lo hanno accompagnato in questi anni, Benedetto XVI ha citato i fratelli cardinali, i collaborato, ”ad iniziare dal mio Segretario di Stato”, la Segreteria di stato e l’intera curia romana”.
Poi ha ringraziato la sua diocesi, e ricordato anche ”i tanti volti che emergono, che rimangono nell’ombra, ma proprio nel silenzio, nella dedizione quotidiana, con spirito di fede e umiltà” e che, ha detto, ”sono stati per me un sostegno sicuro ed affidabile”.
“NON ABBANDONO LA CROCE” – ”Non abbandono la croce ma resto in modo nuovo presso il Signore Crocifisso”. Poi parlando delle dimissioni, spiega: ”Ho fatto questo passo nella piena consapevolezza della sua gravità e anche novità, ma anche con una profonda serenità d’animo”.
Il Papa ha detto che ”in questi ultimi mesi le forze erano diminuite” e di aver ”chiesto a Dio” di ”illuminarmi” per ”prendere la decisione più giusta” per ”il bene della Chiesa”. Poi ha sottolineato: ”Non ritorno alla vita privata. Non avrò una vita di viaggi, incontri, ricevimenti, conferenze, eccetera. Nel servizio della preghiera resto, per cosi’ dire, nel recinto di San Pietro”.
“PREGATE PER IL MIO SUCCESSORE” – “Vi chiedo di ricordarmi davanti a Dio, e soprattutto di pregare per i Cardinali, chiamati ad un compito cosi’ rilevante, e per il nuovo Successore dell’Apostolo Pietro: il Signore lo accompagni con la luce e la forza del suo Spirito”
Il Papa ha anche ringraziato ”tutti e ciascuno anche per il rispetto e la comprensione con cui – ha detto a proposito della sua rinuncia al pontificato – avete accolto questa decisione cosi’ importante”.
STANDING OVATION E APPLAUSO – Il papa è apparso commosso, ma sorridente e sereno al termine della sua ultima udienza generale. Ha salutato i fedeli alzandosi in piedi e allargando le braccia verso di loro, accompagnato da un lungo applauso. E’ terminato con un lungo applauso e una standing ovation dei fedeli durati circa un minuto il discorso del Papa alla folla a San Pietro. Poi molti hanno ritmato con l’applauso delle mani il nome Benedetto acclamandolo. Durante il suo discorso, il Papa è stato interrotto oltre una decina di volte dagli applausi.
CHIESE ROMANE CHIUSE – Per l’ultima udienza di benedetto XVI il Vicariato di Roma ha chiuso tutte le parrocchie della Capitale. Le chiese sono state invitate a portare le persone in piazza per fare sentire il loro affetto al Pontefice. Dopo l’ultimo saluto nell’udienza generale, giovedì alle 17 Benedetto XVI lascerà la Capitale in elicottero destinazione Castel Gandolfo.
PAPA EMERITO – A partire dalle 20 del 28 febbraio 2013 Benedetto XVI non sarà più Papa. Da quel momento Ratzinger godrà del titolo di “Papa emerito Sua Santità Benedetto XVI” : vestirà una veste talare bianca senza la mantellina e indosserà semplici scarpe marroni, donategli da alcuni artigiani messicani.
(Foto LaPresse e Ansa)
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