MIDDLESBURGH (REGNO UNITO) – Profughi costretti a vivere in case con porte rosse. La decisione fa infuriare in molti che parlano di una politica che ricorda la Germania nazista degli anni Trenta.
A Middlesburgh nel Regno Unito, centinaia di profughi vivono in case immediatamente riconoscibili di proprietà della Jomast Group, agenzia immobiliare molto nota in Inghilterra. La decisione di colorare le porte per far distinguere le case dei rifugiati da quelle degli abitanti “normali”, è stata giudicata da tutti i giornali inglesi una mossa che ricorda le stelle gialle che gli ebrei furono costretti a indossare nella Germania nazista.
Come scrive il Daily Mail che pubblica le foto, le porte colorate sono presenti all’interno delle aree povere di Middlesbrough e sono facili da individuare dai tanti teppisti che vogliono compiere aggressioni razziste. Il richiedente asilo Mohammed Bagher Bayzavi, 58 anni, racconta che la casa in cui vive è stata presa di mira da alcuni giovani locali che hanno lanciato uova e bottiglie. “Bisogna cambiare il colore” aggiunge Bayzavi fuggito dall’Iran tre anni fa che, racconta, i vicini le cui case non hanno porte rosse non sono stati presi di mira.
Un ex deputato locale ha paragonato la vernice rossa delle porte alle stelle gialle che gli ebrei furono costretti ad indossare nella Germania nazista. Ian Swales del partito Liberal-democratico parla di un “segno di separazione” che “ricorda la Germania nel 1930”. Nel febbraio 2014 ha affrontato la questione durante un’ audizione parlamentare, ma la politica di segnare le case con la porta rossa non è stata ancora cambiata. Swales spiega: “Trovo questa cosa scioccante. La proprietà delle case dovrebbe fare qualcosa al riguardo. Quasi due anni dopo nulla è stato fatto, tutto ciò è spaventoso”. Alle sue dichiarazioni si aggiungono quelle del deputato laburista eletto a Midlesbrough Andy McDonald: “Le porte rosse sono un modo per marcare la gente. Questa cosa è riprovevole”.
Militanti del Fronte Nazionale (organizzazione di estrema destra britannica n.d.r) si sono presentati davanti alle porte rosse diverse volte ed hanno gridato frasi del tipo “fuori dal nostro paese”. “Ci hanno messo dietro le porte rosse. Quando la gente ci vede, tutti sanno che siamo dei richiedenti asilo. E’ come dire che non siamo lo stesso che sei te” conclude uno dei rifugiati di Middlesbrough.