MOSCA – Pussy Riot, Maria Aliokhina ha iniziato lo sciopero della fame. Protesta contro la decisione del tribunale di Berezniky, che ha respinto la sua richiesta di essere presente in aula durante l’udienza per la scarcerazione anticipata.
Nell’agosto del 2012 Aliokhina è stata condannata insieme alle altre due componenti del gruppo punk Nadezhda Tolokonnikova e Yekaterina Samutsevich, a due anni di carcere per una “preghiera” anti Putin nella cattedrale ortodossa di Mosca di Cristo Salvatore.
Il 20 maggio la corte regionale di Perm ha annullato uno dei quattro provvedimenti disciplinari inflitti a Maria Aliokhina. La ‘censura’ riguardava il mancato rispetto della sveglia mattutina.
Lo scorso febbraio il tribunale locale di Berezhniki, nella regione di Perm, sugli Urali, dove Aliokhina è detenuta,aveva revocato altre due sanzioni disciplinari, accogliendo parzialmente il suo ricorso. Ora ne resta solo una, per violazione della corrispondenza carceraria: la detenuta è accusata di aver tentato di passare al suo avvocato una lettera per la Corte europea dei diritti dell’uomo.
(Foto Lapresse)
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