Buongiorno,
vorrei farvi notare che quanto scrivete circa Giuliana De’ Medici: ossia che la stessa è la mia sorellastra, al momento, non è corretto in quanto:
1- da tutti i documenti in mie mani quanto affermato dalla Sig.ra Assunta non risulta, al momento, vero.
2- la sottoscritta, proprio per amore di verità, ha promosso una azione a tal riguardo presso il Tribunale Civile di Roma.
Grazie per l’attenzione
cordiali saluti
Rita Almirante.
Questa lettera è stata inviata alla redazione di Blitz quotidiano dalla figlia di Giorgio Almirante. Secondo la sua versione, lei è l’unica discendente dell’ex segretario del Movimento Sociale Italiano. Mentre secondo donna Assunta Almirante anche sua figlia Giuliana De’ Medici ha come padre Almirante.
Non è solo una questione di albero genealogico: l’eredità politica di cotanto padre non è cosa secondaria in un momento in cui le due donne, 66 anni Rita e 55 anni Giuliana, dopo una vita riservata hanno deciso di candidarsi in due rami dell’ex Msi che si trovano opposti alle elezioni Regionali in Lazio e non solo. Nelle liste di Futuro e Libertà di Gianfranco Fini c’è Rita Almirante, mentre con La Destra di Francesco Storace è candidata Giuliana De’ Medici.
Ma facciamo un passo indietro. Nel 1952 Giorgio Almirante è ancora sposato con Gabriella Magnatti, mentre donna Assunta è ancora la Raffaella Stramandinoli che ha sposato il marchese Federico De’ Medici. Come è poi andata lo abbiamo raccontato su Blitz:
Quando Giorgio Almirante e Raffaella Stramandinoli, detta Assunta, si incontrarono erano entrambi sposati, e ovviamente non tra di loro. Assunta si era unita in matrimonio con un uomo decisamente più anziano di lei, circa 20 anni: il marchese De Medici. Dalla loro unione nacquero tre figli: Marco, Marianna e Leopoldo. Giorgio Almirante si era invece sposato a San Marino e avrebbe divorziato poi, in Brasile.
Quando i due si incontrarono era il 1952, e il divorzio allora in Italia non era possibile. Ovviamente ci si poteva lasciare, anche dalle rispettive moglie e/o mariti, ma legge non riconosceva questa via per cui, legalmente, era impossibile separarsi. E i figli che nascevano fuori dal matrimonio erano figli illegittimi. Questa era la cornice in cui nacque Giuliana, la figlia di Giorgio e Assunta (secondo la versione di della Stramandinoli, ndr) che Alemanno vorrebbe ora in Campidoglio.
Giuliana nacque De’ Medici, non nel senso che il vecchio marchese fu ingannato ma fu anzi, come la stessa donna Assunta ha raccontato, “il mio primo marito, che era un uomo generoso, una persona perbene, nonostante ci fossimo già separati, (che) le volle dare il suo nome”. Volle cioè riconoscerla per non “marchiarla” con lo status di illegittima. Continua la vedova Almirante: “Giuliana de’ Medici è figlia mia e di Giorgio Almirante. Quando nacque non c’era la possibilità del riconoscimento perché ancora non c’era il divorzio”.
I due infatti, all’inizio della loro relazione, erano tecnicamente concubini. E lo furono, almeno agli occhi della Chiesa, sino a quando non furono uniti in un matrimonio “di coscienza” da un amico monsignore. Racconta sempre donna Assunta: “Lui (Giorgio) era sposato solo civilmente a San Marino e potemmo sposarci con un “matrimonio di coscienza” davanti a un nostro amico monsignore, in clinica, a Villa del Rosario dove nel ’69 lui si era ricoverato. Per la verità io non volevo sposarmi un’altra volta, pur sapendo che per la società quella era una legalizzazione. Ero uno spirito libero, io. Mi convinse il monsignore: “E se Giorgio muore?”, mi disse. Allora accettai”. Però “non facemmo neppure una foto, Giorgio era in vestaglia. Finalmente non avrei firmato più come Raffaella De Medici, una cosa che per lui era una mortificazione, una rabbia vera”.
Così grazie ad un matrimonio “di coscienza”, cioè segreto, come anche il diritto canonico lo definisce, i due furono finalmente sposati. Sposati grazie al diritto canonico appunto, che riconosce la possibilità di celebrare matrimoni anche al di là delle regole concordatarie.
Donna Assunta ha già detto per chi vota: per sua figlia Giuliana. Mentre sulla questione della paternità solo un esame del Dna potrebbe dare una risposta. Ma quell’esame finora non è stato mai fatto.
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