LOS ANGELES – Correva l’anno 1977: Samantha Geimer, aspirante modella di appena tredici anni, si trovava in una villa sulla mitica Mulholland Drive, a Los Angeles, per l’esattezza a casa di Jack Nicholson, per una session fotografica. Quella notte, in quella casa, Samantha fu stuprata e sodomizzata dal regista Roman Polanski, all’epoca 43enne. A riportare alla luce l’incubo di quella notte è la stessa Samantha che rompe così un silenzio durato 35 anni e in un libro di memorie racconta il mix di alcol e farmaci, la violenza, le difficoltà di una vita segnata per sempre. The Girl, la ragazza, è il titolo senza aggettivi che ha dato alla sua storia perché lei è “molto più di una vittima di stupro”, anche se dopo 35 anni torna a parlare di quell’episodio che l’ha resa tale agli occhi dell’opinione pubblica mondiale. Sottotitolo: A life in the shadow of Roman Polanski (una vita all’ombra di Roman Polanski, ndr).
Il regista si dichiarò colpevole e fu condannato negli Usa, ma scappò in Francia e Svizzera prima ancora che venisse emessa la sentenza. Da allora ha eluso qualsiasi tentativo di cattura e l’estradizione. Ancora ricercato dall’Interpol in 188 paesi, il 79enne fuorilegge risiede attualmente in Francia e continua a fare film di qualità come Il Pianista e Frantic.
Secondo il blogger più odiato di Hollywood, Perez Hilton, Polanski fu riconosciuto colpevole di “statutory rape”, ovvero di quello che per legge è considerato stupro anche se la ragazza era consenziente, dal momento che all’epoca dei fatti era minorenne. Insomma, secondo la tesi del regista, la violenza si consumò ma solo giuridicamente, perché nei fatti la giovane era consenziente. Ma questo non lo assolverebbe comunque dall’aver adescato una ragazzina con alcol e droghe.
Il libro di Samantha uscirà a settembre ma in anteprima è stata rilasciata la copertina sulla quale campeggia il suo volto. Il primo piano fu scattato appena tre settimane prima dello stupro e, questa è la vera beffa, l’occhio dietro all’obiettivo era quello di Roman Polanski in persona. L’avvocato della ragazza, Lawrence Silver ha infatti combattuto una lunga battaglia col regista per ottenere la restituzione di tutti i suoi scatti e dei relativi negativi: quelle foto che adesso sono finite nel libro e nella cui realizzazione è coinvolto lo stesso Silver.
In realtà Samantha svelò al mondo il suo aspetto già nel settembre 2009. Blitz Quotidiano pubblicò all’epoca una galleria di foto che la ritraggono Ieri e Oggi.
Non sono pochi quelli che riconoscono nel libro solo un’operazione di marketing bene orchestrata. Un’operazione che potrebbe giovare anche allo stesso Polanski, dal momento che Samantha nel suo libro lo perdona e chiede, per lui, il non luogo a procedere.