Letterio Munafò, il politico Pdl che a Sanremo grida: “Basta politica”

SANREMO – Si chiama Letterio Munafò, da 40 anni è presidente degli agenti della Carige Assicurazioni, nonché vicepresidente del Lecce Calcio. Martedì sera era in platea all’Ariston insieme alla moglie e a una coppia di amici per assistere alla prima serata del Festival di Sanremo ed è sua la voce che si è udita in sala quando Maurizio Crozza, vestendo i panni di Silvio Berlusconi, ha intonato Formidable, testi e musiche di Bonaiuti, Verdini, Cosentino e Aznavour. E’ lui uno dei contestatori che ha gridato: “No politica a Sanremo!”. Ed è sempre lui ad ammetterlo ai microfoni dell’Ansa mentre passeggia con sua moglie lungo corso Matteotti, a pochi metri dal teatro Ariston: ‘‘Non eravamo solo in due a contestare – dice – c’era tanta altra gente insieme a me”. Poi precisa: ”Io non sono un contestatore, sono una persona venuta a vedere il festival della canzone italiana e invece mi sono trovato per tre quarti d’ora a sentire il signor Crozza a parlare di questioni politiche. In questo momento – aggiunge – non ne abbiamo bisogno, le cose stanno andando in un modo disastroso dal punto di vista politico ed economico”.

E quando i cornisti gli chiedono se quella di ieri sera fosse una contestazione organizzata, risponde: ”Io organizzato? Io sono venuto con mia moglie, un amico e sua moglie. Fate presente al presidente della Rai che non c’era nessuna organizzazione – replica – Si informino chi è Letterio Munafò, d’altro canto io ho dato i miei documenti”, chiosa l’assicuratore che ha acquistato i biglietti per assistere a tutte le serate del festival. ”Non sono stato accompagnato fuori, sono rimasto seduto – racconta – Si è presentato un signore della Polizia e ho consegnato un documento, perché è giusto così. Poi informatevi su chi sono e cosa faccio”.

E informandocisi, si scopre che Munafò, 65 anni, esponente di primo piano nel ramo assicurativo e finanziario, ex presidente del FC Canazza Legnano, già eletto nel 2007 alla carica di consigliere comunale a Legnano, era candidato alle amministrative 2012 nella lista del Popolo delle Libertà. Di recente è approdato alla vicepresidenza del Lecce Calcio. Il suo messaggio è chiaro: “Basta politica al festival, perché la gente si è stancata. La gente viene al festival per vedere la canzone italiana e assistere a uno spettacolo, che deve essere al di sopra di tutte le parti”.

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