ROMA – Sciopero dei forconi: Italia bloccata il 9 dicembre, e non solo. La protesta, fanno sapere i portavoce del movimento, andrà avanti a oltranza.
Gli autotrasportatori hanno iniziato la loro protesta in tutta Italia, con momenti di tensione soprattutto a Torino. I manifestanti hanno scagliato pietre contro la polizia in Piazza Castello, davanti alla sede della Regione, colpita anche la postazione mobile di Sky. Il bilancio ufficiale parla di 14 feriti tra le forze dell’ordine. I blocchi stradali sono stati rimossi in serata.
L’altra città dove la protesta si è fatta dura è Genova: qui i manifestanti hanno occupato i binari della stazione Brignole, impedendo ai treni di transitare. A Genova è stata bloccata anche la sopraelevata (uno dei principali alla città)
La diretta Twitter – La mappa della protesta
Come annunciato, sono iniziati domenica 8 dicembre alle 22 i presidi degli autotrasportatori, affiancati da Cobas del latte e del mais, alcuni imprenditori, taxisti e commercianti antitasse. Da Siracusa a Udine, agli svincoli di Napoli e Parma, sono molti i luoghi “caldi” della protesta.
PIEMONTE – Tafferugli tra manifestanti e forze dell’ordine in piazza Castello, a Torino. Un gruppo di persone che aderisce alla protesta dei forconi ha lanciato pietre contro alcuni mezzi delle forze dell’ordine, che hanno risposto con lacrimogeni. Colpita anche la postazione mobile di Sky.
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Tra i manifestanti anche moltissimi ultras della Juve, hanno lanciato molotov, bottiglie e pietre contro l’ingresso del Palazzo della Regione, cercando anche di forzarlo. I carabinieri hanno risposto tirando lacrimogeni, ma è guerriglia perché i manifestanti si sono posizionati anche in via Garibaldi e hanno continuato a lanciare molotov. Un militare è rimasto ferito in modo lieve.
Un fotografo, che collabora con l’Ansa, è stato aggredito dai manifestanti nel corso dei tafferugli avvenuti nel centro di Torino in occasione dello sciopero dei forconi. Al fotografo è stata rubata la macchina fotografica con la quale stava documentando gli scontri avvenuti in centro.
Intorno all’ora di pranzo è tornata la calma. I responsabili del movimento dei forconi si sono presentati su un furgone chiedendo “un applauso per la polizia” e alcune centinaia di persone hanno applaudito. “Siamo qui per manifestare in modo pacifico, per rivendicare i nostri diritti di cittadini” hanno scandito da un altoparlante. Alcuni agenti delle forze dell’ordine si sono levati il casco e al loro indirizzo sono partiti gli applausi.
Blocchi stradali, per i soli mezzi pesanti, agli svincoli autostradali di Carisio (Novara), sulla Torino-Milano. Un volantinaggio con alcune decine di manifestanti in piazza Pitagora, nella zona sud di Torino. Presidi senza alcun blocco si sono costituiti anche in piazza Derna, sempre a Torino, all’autoporto Pescarito di San Mauro Torinese e all’Interporto di Orbassano. A Torino la maggior parte dei negozi e dei bar del centro e delle periferie è chiusa per la protesta indetta dal Coordinamento 9 dicembre. Vuoti i mercati e deserte le fermate dei taxi. E’ durata circa un’ora l’occupazione della stazione di Porta Nuova, un’ora e mezza quella di Porta Susa. Alcuni treni hanno interrotto la corsa a Torino Lingotto, Torino Stura e Collegno, altri hanno registrato ritardi intorno ai 50 minuti.
Sono stati rimossi, grazie all’ intervento della forza pubblica, alcuni blocchi stradali che in occasione dello sciopero dei forconi hanno provocato non pochi disagi alla circolazione. I blocchi sono stati rimossi, in particolare, in corso Regina angolo corso Principe Eugenio (Rondò della Forca), in corso Regina angolo via Rossini e in corso Regina angolo via Ariosto. Liberata anche la tangenziale, tra gli svincoli di Orbassano e Sito: una cinquantina di persone sono state fatte uscire dalla sede stradale ed è stata portata in sicurezza
VENETO – Almeno quattro i raggruppamenti di attivisti che hanno dispensto volantini con i motivi della protesta: uno formato da una decina di persone ha formato un sit in all’uscita del casello di Soave (Verona) sulla A4, mentre una trentina di attivisti erano presenti sulla statale 13 Pontebbana a Ponte della Priula (Treviso). Un altro presidio sulla A27 all’uscita di Conegliano (Treviso), mentre un gruppo di una cinquantina di persone ha volantinato nella zona industriale di Cittadella (Padova).
LOMBARDIA – Scarsa la partecipazione ai presidi in Lombardia. A Milano e in provincia, snodo di importanti arterie autostradali, non si segnalano blocchi ma solo alcuni presidi. Tra quelli segnalati, ad Arese, nei pressi dei cancelli dell’ex Alfa Romeo, Rho e Pero, nei pressi elle Fiera, e agli svincoli autostradali di Assago, Molino Dorino, Monza (sede di Equitalia e Palaiper).
ROMA – Presidio fisso alla Stazione Ostiense, in piazzale dei Partigiani, ma potrebbe trasformarsi già tra martedì e mercoledì in un “invasione pacifica” della Capitale, con manifestanti da tutta Italia, nel caso in cui il governo Letta ottenesse la fiducia. A prospettare questo scenario è stato uno dei leader della protesta, Danilo Calvani, capo del “Coordinamento nazionale per le manifestazioni del 9 dicembre”. Ma Calvani, leader storico dei sindacati autonomi degli agricoltori di Latina, e già protagonista della protesta dei Forconi nel gennaio 2012, promette che non ci saranno blocchi stradali, né a Roma né nell’hinterland romano o nel Lazio.
EMILIA ROMAGNA – Erano in una cinquantina lunedì mattina al presidio davanti alla sede di Equitalia a Bologna, in via Tiarini. Una manifestazione contro la società di riscossione dei tributi che ha visto anche la partecipazione di alcuni rappresentanti del movimento dei forconi. Assente però Tiziana Marrone, la vedova di Giuseppe Campaniello – l’artigiano che morì dopo essersi dato fuoco davanti alla sede delle commissioni tributarie di Bologna – che nei giorni scorsi ha ricevuto una cartella esattoriale di 60mila euro. ”Non c’è violenza – ha detto Elisabetta Bianchi, una delle organizzatrici – Vogliamo che i dirigenti di Equitalia vengano fuori, siamo cittadini stanchi”. La tappa finale sarà Palazzo d’Accursio, sede del Comune, dove i manifestanti proveranno ad interrompere il consiglio comunale.
LIGURIA – A Genova traffico rallentato a metà mattina al Porto e corteo nel centro per la manifestazione di protesta organizzata contro la classe politica. Volantinaggi da parte di Trasportounito – che ha deciso il fermo dell’autotrasporto fino al 13 dicembre – ai varchi portuali di Voltri, San Benigno e Sampierdarena, oltre al Casello autostradale di Genova Bolzaneto, per sensibilizzare i lavoratori sulla situazione critica del comparto.
Circa un centinaio di manifestanti poco dopo le 14 ha occupato i binari della stazione di Genova Brignole. Si sono staccati dal corteo principale e si sono diretti allo scalo ferroviario. Binari occupati anche alla stazione di Imperia e tra Diano Marina e Arma di Taggia, con blocco della circolazione dei treni sulla Genova-Ventimiglia.
Anche la sopralevata – una delle principali vie di scorrimento di Genova – è stata bloccata dai manifestanti che stanno protestando contro l’attuale classe politica. In circa 400 si sono appena spostati da viale Brigata Bisagno – dove hanno occupato per circa un’ora le sei corsie stradali davanti alla Questura, nel quartiere genovese della Foce – e hanno raggiunto la rotonda di accesso alla sopraelevata. Gli automobilisti in coda sono stati invitati a spegnere le vetture e a unirsi alla protesta. Il traffico nella zona è paralizzato.
PUGLIA – Traffico bloccato sulla tangenziale di Bari tra le uscite di Poggiofranco e Carrassi. In entrambe le direzioni il transito dei mezzi pesanti è rimasto bloccato con notevoli rallentamenti. Stesso scenario sulla statale 231 in agro di Corato (Bari). Manifestazione in piazza Libertà, davanti alla Prefettura di Bari. In provincia di Foggia, sulla Ss16, blocco totale dei mezzi pesanti al Km 670, con rallentamenti alla circolazione delle auto. Un centinaio di autotrasportatori ha manifestato lunedì mattina verso le 5 anche sulla statale 613 Lecce-Brindisi in direzione nord, rallentando e a tratti bloccando il traffico veicolare in prossimità dello svincolo per Surbo.
Circa 200 persone aderenti al Movimento dei Forconi hanno bloccato a ”intermittenza” il traffico ferroviario nella stazione della Ferrotramviaria di Andria, nel Nord barese, provocando rallentamenti dei treni e la soppressione di alcune corse. Tra i manifestanti, numerosi studenti. Nel primo pomeriggio sono state soppresse due corse, in andata e ritorno, del collegamento tra Corato e Barletta.
CAMPANIA – La protesta dei ‘Forconi’ è arrivata intorno alle 12 anche nel cuore di Napoli con un presidio di circa 100 persone in piazza del Plebiscito. I manifestanti – si apprende dalla Questura di Napoli – appartengono all’associazione “9 dicembre” e a “Forza sociale”. Con striscioni, fischietti e slogan urlati al megafono, il presidio, che inizialmente era in piazza Trieste e Trento, si è spostato i piazza del Plebiscito causando anche forti ripercussioni sul traffico.
SICILIA – E’ stata confermata la linea dei Forconi a Catania: sciopero confermato con presidi, ma nessun blocco del traffico. Due i presidi a Palermo: in via Ernesto Basile e in piazza Indipendenza.
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