ROMA – Studenti e professori in piazza in novanta città italiane contro i tagli del governo Monti all’istruzione. La giornata di mobilitazione – dice un comunicato della “Rete della conoscenza” – “è stata lanciata dall’Unione degli studenti quest’estate, per manifestare contro la svendita della scuola pubblica e la distruzione dell’università, ha avuto una grande diffusione e preannuncia l’apertura di un autunno di mobilitazione intenso”.
Tra i motivi della protesta, si sono aggiunti nelle ultime ore i tagli cui starebbe lavorando, secondo indiscrezioni sempre più insistenti, il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo. Nella legge di Stabilità approvata dal governo Monti ci sarebbe inoltre una decurtazione di un miliardo sulla scuola, da concretizzare aumentando l’orario di lavoro dei docenti di medie e superiori per risparmiare sulle supplenze. Orario che dovrebbe passare da 18 a 24 ore.
A Roma la protesta è iniziata con un blitz degli studenti di fronte alla sede del Parlamento Europeo. A Milano hanno risposto in centinaia all’appuntamento lanciato dai collettivi studenteschi Laps, per le superiori, e Link, per gli universitari. Partiti come di consueto da largo Cairoli tra cori, musica e fumogeni, i ragazzi sfileranno per le vie del centro fino a raggiungere piazza Duca d’Aosta a fianco alla Stazione Centrale.
Due i cortei organizzati a Napoli, che marciano sotto la pioggia. Anche a Firenze circa duemila persone tra studenti, professori, precari, personale amministrativo e tecnico provenienti da tutta la Toscana sfilano per le vie del centro. Doppia manifestazione, di studenti e docenti, a Bari.
Lo stesso a Genova, dove è partito da piazza Carcamento un corteo di circa un migliaio di allievi delle scuole medie e superiori mentre si è riunito in piazza Raivetta il corteo degli insegnanti. Notevoli i disagi al traffico cittadino, con alcune zone della città praticamente paralizzate.
Circa trecento i manifestanti – tra studenti e insegnanti – in piazza Repubblica a Cagliari. A loro si è unita anche una delegazione di operai dell’Alcoa di Portovesme (Sulcis).
Fitto lancio di carote davanti alla sede regionale del ministero dell’Istruzione e della ricerca di Torino. In questo modo, infatti, gli studenti hanno pensato di rispondere all’affermazione del ministro Profumo, secondo cui con loro ci vorrebbe il bastone e la carota. Gli studenti in corteo sono circa 5mila secondo gli organizzatori.
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