“Fuori dal Pd c’è Salvini, non Landini”: Renzi avverte la sinistra

"Fuori dal Pd c'è Salvini, non Landini": Renzi avverte la sinistra
Matteo Renzi a Genova dice al direttore di Repubblica Ezio Mauro: “Fuori dal Pd c’è Salvini, non Landini”.

GENOVA – “Fuori dal Pd c’è Salvini, non Landini”: Matteo Renzi avverte la sinistra del Pd, parlando a Genova, in casa di Repubblica. 

Il messaggio è forte e chiaro. Il Pd deve stare al centro se vuole vincere le prossime elezioni, la sconfitta in Liguria è un importante campanello d’allarme. Renzi lancia il segnale ai suoi della sinistra esaltando la apparente vittoria nelle elezioni Regionali:

“Numericamente non c’è partita, abbiamo vinto. Abbiamo la maggioranza delle regioni”.

Sì però, dove ha vinto il Pd? Dove è stato più vicino a quelli che gli chic della sinistra chiamano “populismi”, cioè la volontà del popolo, che per loro è popolaccio se non si attiene al verbo. Constata Renzi:

“In tutta Europa la sinistra non gode di buona salute, dalla Francia alla Germania, dove la sinistra non tocca palla”.

Può aggiungere anche l’Inghilterra, dove il Labour Party ha seguito il richiamo della foresta rossa e è stato castigato.

“In Italia la sinistra, il Pd, governa”.

Fino a quando, però? Nelle ultime battute il cuore del messaggio:

“Il problema dell’astensionismo è rilevante. Grillo e Salvini si rafforzano. Non voglio minimizzare”.

Grillo si rafforza sull’onda degli scandali che coinvolgono anche il Pd: la questione morale, geniale intuizione di Berlinguer per offrire ai borghesi italiani una prospettiva diversa dal paradiso dei lavoratori noto come Unione Sovietica, è ormai nelle ortiche. Salvini offre tutela ai ceti medi nel campo dell’ordine pubblico, si sta anche impadronendo del bacino elettorale dei pensionati. La partita per il Pd non è persa,

“il Pd deve essere argine al populismo”

ma, e qui il discorso di Renzi fa paura,

“fuori dal Pd c’è solo l’antipolitica. Fuori dal Pd c’è Salvini, non Landini”.

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