ROMA, 3 AGO – ''C'e' San Paolo dietro la saga di Harry Potter''. Il mensile dei Paolini 'Jesus' offre nel numero di agosto un invito a ''leggere'' temi spirituali e teologici tra le righe della saga fantasy piu' famosa degli ultimi vent'anni. Curiosita' che gia' il pastore valdese Peter Ciaccio ha fatto emergere con il suo recente volume ''Il Vangelo secondo Harry Potter'', mentre il critico Pietro Citati ha riconosciuto all'autrice Joanne K. Rowling il dono raro dell'''immaginazione teologica.
Nella rubrica ''In Dialogo'' di Jesus, Brunetto Salvarani, direttore di Cem-Mondialita' e Qol, lascia qualche traccia di interpretazione di tematiche ''su cui varrebbe la pena investigare con attenzione: dal ruolo della magia e dell'occultismo (elementi presenti, sacrosantamente, in molte storie per l'infanzia) alla divisione fra bene e male; dal motivo, caro a diversi filoni protestanti, della predestinazione, fino alla relazione intrigante fra coraggio e paura. E a quello che, a conti fatti, va considerato il leitmotiv dell'intera Potterland: la lotta dell'amore contro la morte, esemplificata dal conflitto inesausto fra il mefistofelico Voldemort e il timido Harry''.
Meglio: ''l'amore-agape capace di sconfiggere la morte-thanatos, tanto da spingere questo calimero britannico a rifiutare una comprensione egocentrica della vita, per puntare su una visione aperta, altruista e comunitaria''. ''Persino il fantasy puo' rivelarsi una buona scusa per riprendere in mano il miglior San Paolo'', conclude Jesus.