PADOVA – I principali quotidiani italiani dedicano ampio spazio e un titolo in prima pagina alla vicenda di Cittadella. Repubblica, Corriere della Sera, Stampa e Libero presentano all’interno un articolo di resoconto e molti commenti alla vicenda. Ecco i titoli.
Repubblica. “‘Aiutatemi, non riesco a respirare’. Bimbo conteso portato via a forza, blitz a scuola, bufera sulla polizia”. La voce della madre (“Il papà lo chiudeva in casa per questo gli ho impedito di vederlo”) e del padre (“La mia ex voleva la guerra ma io ho liberato mio figlio che ora potrà avere due genitori”). Subito dopo il quotidiano analizza il fenomeno sociale: “Quei diecimila figli divisi a metà. Così l’odio fra mamma e papà li rovina”. Infine l’opinione del presidente del tribunale per i minori di Roma, Melita Cavallo: “Che errore mandare gli agenti ma a volte un giudice è costretto”.
Il Corriere della Sera. “Bimbo preso a scuola, video choc. E’ polemica, la polizia si scusa”. A seguire, il commento: “Quella guerra da evitare tra i clan delle famiglie”. Nella pagina accanto un boxino spiega cos’è la “sindrome dei genitori nemici che divide psichiatri e legislatori”, ovvero la diagnosi di Leonardo sulla quale si basa la sentenza dei giudici. Sotto, un articolo racconta la difficile storia del bambino e della sua famiglia: “Le fughe sotto il letto, poi la linea dura”.
Anche La Stampa dedica l’articolo principale al video choc e alla polemica politica sui metodi usati da quegli agenti di polizia: “Preso a scuola con la forza, è scontro”. Sotto, in un box, un riepilogo di cos’hanno detto la madre, il padre, il nonno e la preside dell’istituto. Un articolo a firma Anna Sandri spiega il retroscena: “La guerra tra i genitori. ‘L’ostaggio è libero’. ‘No, me lo nascondono'”. A seguire cinque domande al neuropsichiatra Rigardetto: “Un trauma enorme, sembra un rapimento”.
E infine Libero. L’articolo principale è titolato “Il bambino ‘rapito’. A 10 anni strappato alla madre dalla polizia”. Sotto, l’intervista al padre del bambino: “Mia moglie ha plagiato Leonardo”. Nella pagina accanto un lungo commento di Mario Giordano: “L’innocente trattato da criminale in una storia piena di colpevoli”.
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