Bollino su foto ritoccate, tutti contro gli eccessi di manipolazione di Photoshop

Un bollino per segnalare le foto ritoccate. Questa la proposta per arginare gli eccessi della manipolazione di Photoshop soprattutto sulle star femminili. Negli ultimi mesi sono arrivate proposte in questo senso dal governo australiano; da cinquanta parlamentari del partito conservatore Ump di Nicholas Sarkozy, guidati dalla battagliera Valérie Boyer; dal britannico Committee of Advertising Practice che avrebbe trovato collegamenti diretti fra i ritocchi selvaggi e i disturbi alimentari di molte adolescenti e donne.

Ma cosa accadrebbe ai giornali se il bollino diventasse obbligatorio? Beppe Servegnini sul Corriere della Sera non ha dubbi “Le riviste sarebbero a pois”. Cellulite nascosta, coscia smagrita, zampe di gallina sparite. Spesso il “ritocco digitale”  viene fatto all’oscuro delle star per migliorare le copertine delle riviste. Ma altrettanto spesso sono i vip a richiedere di essere “pubblicate” in una forma migliore.

Ecco allora, come fa notare Severgnini, “un’improbabile Valeria Marini, una surreale Alba Parietti, un’impossibile Antonella Clerici. Grottesca l’immagine di Monica Bellucci in una pubblicità Dior: sembra una qualunque trentenne pittata, quand’è una magnifica, morbida quarantacinque (con due figli)”. Ed è in questo caso che secondo il giornalista Photoshop crea confusione nelle donne comuni che vedono una cinquantenne bella e pimpante come una ventenne.

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