ROMA – Ezio Mauro non sarà più direttore di Repubblica: il 14 gennaio 2016 sarà il suo ultimo giorno al posto che fu occupato dal 1976 al maggio 1996 dal fondatore Eugenio Scalfari. L’annuncio lo ha dato lo stesso Mauro stamattina (25 novembre 2015) durante la riunione di redazione.
Al posto di Mauro Dagospia accredita come successore Mario Calabresi, attualmente direttore de La Stampa. A conferma dell’indiscrezione nel pomeriggio è arrivato l’annuncio di Calabresi: lascia La Stampa, che guidava dal 2009.
Calabresi è entrato per la prima volta a Repubblica nel 1999, nella redazione politica. Poi è tornato nel 2002, ricoprendo fino al 2007 la funzione di caporedattore centrale vicario. Quindi dal 2007 al 2009 è stato il corrispondente di Repubblica a New York.
Qualcuno si è subito chiesto se, con Calabresi direttore, sarebbe potuta continuare la collaborazione con Repubblica di Adriano Sofri, condannato come mandante dell’omicidio del commissario Luigi Calabresi, padre di Mario. La risposta l’ha data lo stesso Sofri sul Foglio di oggi. Nella rubrica “Piccola Posta” l’ex leader di Lotta Continua ha dato due notizie in una:
“Leggo – dal Bangladesh, dove sto viaggiando – che Ezio Mauro lascerà la direzione di Repubblica dal prossimo 14 gennaio. Sono contento per lui, che comincerà una terza delle sue sette vite nella forma migliore. Gli sarà un po’ difficile, con la passione che lo anima, lasciare proprio durante una guerra mondiale. Ma troverà senz’altro un buon punto da cui partecipare. (Essendo la mia lunga collaborazione a Repubblica un riflesso della mia personale amicizia per Ezio Mauro, naturalmente finirà con la sua direzione)”.
Non è casuale, da parte di Ezio Mauro, la scelta del 14 gennaio come giorno dell’addio: sarà il quarantesimo compleanno di Repubblica, uscita per la prima volta in edicola il 14 gennaio 1976. Da tempo si parlava di un cambio nella guardia alla direzione del giornale che – secondo le rilevazioni Ads – continua ad essere il più acquistato nelle edicole italiane. In passato si era fatto il nome di Ferruccio De Bortoli come successore di Mauro. Di recente era stata avanzata anche l’ipotesi dell’inviato Federico Rampini.