Il Fatto Quotidiano: “Mangano e Dell’Utri due persone per bene”

ROMA – Il Fatto quotidiano in edicola il 6 settembre apre con la ricostruzione dell’interrogatorio di Berlusconi davanti ai pm di Palermo:

Finalmente interrogato a Roma dai magistrati di Palermo in una caserma della Guardia di Finanza, come testimone e vittima di una presunta estorsione da 40 milioni del suo fedelissimo senatore: “Solo donazioni al mio vecchio amico”. Tra battute e cortesie ai pm Messineo, Ingroia e Sava, in passato insultati pesantemente, cala il gelo quando il Caimano elogia le virtù etiche del “fattore” mafioso Vittorio Mangano e dell’uomo che glielo portò in casa.

Marco Travaglio si dedica invece a Beppe Grillo nel suo editoriale quotidiano:

Può darsi che Grillo, come sempre, abbia esagerato quando ha detto che partiti e media al seguito, insultandolo ogni giorno con una campagna di “odio”, istigano a delinquere contro di lui qualcuno che potrebbe passare “dal tiro al bersaglio metaforico a quello reale, come negli anni di piombo”. Certo ha sbagliato le parole: anche lui usa l’insulto come arma di lotta politica; e tirare in ballo l’odio – come fecero B. e i suoi giannizzeri, attribuendo a chi lo criticava la qualifica di “mandante morale” dell’attentato della statuetta – non è solo un déjà vu: è un’assurdità, visto che almeno i sentimenti dovrebbero restare fuori dalla dialettica politica.

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