IA, Intelligenza Artificiale, primo accordo fra Axel Springer, editore di giornali europeo e OpenAI

IA, Intelligenza Artificiale, primo accordo fra Axel Springer, editore di giornali europeo e una fabbrica di Intelligenza artificiale, OpenAI, la società dietro il chatbot ChatGPT

di Maria Vittoria Prest
Pubblicato il 17 Dicembre 2023 - 10:57
IA, Intelligenza Artificiale, primo accordo fra Axel Springer, editore di giornali europeo e OpenAI

IA, Intelligenza Artificiale, primo accordo fra Axel Springer, editore di giornali europeo e OpenAI

IA, Intelligenza Artificiale, primo accordo fra un editore di giornali europeo e una fabbrica di Intelligenza artificiale (in Germania è KI (Künstliche Intelligenz), americana.
L’editore tedesco Axel Springer ha avviato una collaborazione con OpenAI, la società dietro il chatbot ChatGPT.
Springer risulta essere il primo editore nel mondo a avere introdotto la Intelligenza Artificiale nella produzione dei giornali, arrivando così a eliminare circa 200 giornalisti dalla redazione di Bild, uno dei quotidiani più diffusi al mondo.
In base al loro accordo, che sarà operativo nel primo trimestre del 2024, riassunti dei contenuti di Axel Springer saranno offerti in risposta alle domande di ChatGPT.
Come parte dell’accordo, quando gli utenti pongono una domanda a ChatGPT, il chatbot fornirà riassunti delle notizie rilevanti dai marchi Axel Springer tra cui Politico, Business Insider, Bild e Welt.
Tali riassunti includeranno materiale tratto da storie che altrimenti richiederebbero abbonamenti per la lettura. I riassunti citeranno la pubblicazione di Axel Springer come fonte e forniranno anche un collegamento all’articolo completo in cui viene riassunto.
I riassunti saranno disponibili su ChatGPT non appena l’articolo sarà pubblicato.

OpenAI pagherà anche i contenuti Axel Springer utilizzati per addestrare i grandi modelli linguistici che alimentano ChatGPT.
Le società non hanno rivelato i termini finanziari dell’accordo, che è pluriennale e non esclusivo.

L’accordo coincide col momento in cui autori e editori hanno deciso di citare in giudizio le società tecnologiche per aver violato i loro diritti d’autore utilizzando, senza autorizzazione, i loro contenuti per addestrare modelli linguistici di grandi dimensioni.

L’accordo con Axel Springer è il secondo tra OpenAI e un importante editore di notizie. A luglio OpenAI ha stretto un accordo con l’Associated Press, in base al quale l’AP concede in licenza parte del suo archivio di notizie alla società tecnologica sostenuta da Microsoft (MSFT.O).
L’AP avrà accesso alla tecnologia e alla competenza sui prodotti di OpenAI come parte dell’accordo, per il quale i dettagli finanziari non sono stati divulgati. L’accordo con AP “non riguarda la visualizzazione di contenuti”.
Presto potrebbero seguire altri accordi. A novembre, l’amministratore delegato di News Corp (NWSA.O), Robert Thomson, ha affermato che la società era in “discussioni avanzate” per concludere accordi sull’uso dei suoi contenuti per l’intelligenza artificiale generativa.
Gli editori di notizie sono stati lenti nell’adottare la tecnologia dell’intelligenza artificiale generativa a causa delle preoccupazioni sulla sua tendenza a generare informazioni fattivamente errate, nonché delle difficoltà nel distinguere tra contenuti prodotti da esseri umani e programmi informatici.
L l’Europa ha raggiunto un accordo provvisorio sulle norme fondamentali dell’Unione europea che regolano l’uso dell’intelligenza artificiale. L’accordo include nuovi obblighi di trasparenza per i modelli di fondazione come quelli che alimentano ChatGPT, inclusa la rivelazione del materiale utilizzato per addestrare i propri modelli. Tali obblighi potrebbero esporre le aziende tecnologiche a ulteriori potenziali cause legali o spingerle a concludere accordi.