ROMA – “Caro Monti, i grillini te li troverai in camera da letto”. Questo il titolo di apertura del Fatto Quotidiano del 25 maggio. Le parole sono quelle di Adriano Celentano, che al fatto scrive una lettera sullo “stupro” di Villa Adriana, che definisce un “bomba ecologica”, per poi avvertire il premier su Beppe Grillo: “Un altro colpo così e alle prossime elezioni….”. Una lettera, quella di Celentano, che non è diretta solo a Monti, ma ai “cari fascisti, comunisti, democristiani di centro e di ‘lato’ – che avvisa- . I partiti ai quali avete dato il vostro ‘credo’ vi stanno lentamente avvelenando”.
Marco Travaglio nel suo editoriale “Capaci di tutto” ricorda al presidente Giorgio Napolitano che lo Stato non è mai stato intransigente con la mafia, smentendo la dichiarazione di Napolitano a Palermo che ha detto “non ci facemmo intimidire 20 anni fa, tantomeno cederemo ora”. Travaglio sottolinea che nel 1992 lo Stato si lasciò intimidire e ricorda la vendetta di Totò Riina e come le istituzioni e la politica si arresero alle minacce e sacrificarono Giovanni Falcone e Paolo Borsellino per porre fine alle stragi.
Anche la vicenda di Gotti Tedeschi, il cassiere del Vaticano, è nella prima pagina del Fatto Quotidiano. Il Tedeschi che aveva promesso di rendere la Ior, la banca del Papa, più trasparente. Lui che ora è indagato per violazione delle norme sul riciclaggio. C’è poi il “vaffa” di Michele Santoro a Beppe Grillo. Le “cattiverie” del Fatto, che riprendono il sarcasmo del blog Spinoza, sono dedicate al Pdl: “La Russa, che disse: “A Parma il Pdl ha votato Grillo”. Caso di suicidio assistito”.