ROMA – Il Fatto Quotidiano del 31 luglio dedica la prima pagina a “La Ragion di Stato del Quirinale, la Consulta processa Ingroia”, parlando delle intercettazioni delle telefonate tra Giorgio Napolitano e Nicola Mancino. Il quotidiano spiega che il Colle “formalizza l’attacco alla Procura di Palermo che indaga sulla trattativa fra lo Stato e la mafia. Nessuno deve sapere”.
Prima pagina anche per le dichiarazioni di Milena Gabanelli, conduttrice di Report su Rai 3, che si è schierata contro la legge bavaglio dichiarando: “Usare i morti è meschino”.
Marco Tavaglio invece dedica il suo editoriale a Eugenio Scalfari, richiamando la “deontologia e completezza dell’informazione” proprie di un giornale e discutendo di come la stampa parli dell’indagine della Procura di Palermo sulla trattativa tra Stato e mafia nel suo “Codex Scalfarianus”.
Una prima pagina che vede protagoniste anche le dichiarazioni di Napolitano sulle elezioni: un “decido io” che è il messaggio arrivato “dopo lo strappo del Pdl” e le contrarietà del Pd. Il Fatto sottolinea che “i sondaggisti” sono pronti a disertare le urne, mentre Antonio Di Pietro, leader dell’Idv, ha dichiarato: “Monti e il Colle peggio di Berlusconi”.
Non manca poi la “Cattiveria” del blog di Spinoza, che se la prende con il partito di Silvio Berlusconi e suggerisce una soluzioni “romana” alle primarie del Pdl:
“Il Pdl: “Il problema adesso è smontare la macchina delle primarie”. Lasciatela una notte sul Lungotevere”