ROMA – ROMA – La relazione sentimentale con il proprio numero due durò sei anni ma non fu altro che
“intimità fisica”.
Correre in un alberghetto vicino all’ufficio per una “sveltina” in orario di lavoro mentre le notizie del mondo scandivano le tappe della presa di Baghdad, nell’ormai lontano 2003
“era sbagliato e non sarebbe mai dovuto accadere. Ma è successo”.
Era una situazione
“quite dysfunctional”,
piuttosto anormale, sicuramente non regolare, ma facilmente giustificata dal lavoro. Le ore erano “lunghe e dure” e ti sei trovato spinto nelle braccia l’uno dell’altra, in un’industria come quella”.
Si presero e si lasciarono, durante quei sei anni, mentre lei era sposata con un altro e cercava in tutti i modi di avere un figlio, impresa in cui riuscì solo nel 2012 con utero in affitto e grazie al contributo di un cugino.
Il marito che non riusciva a metterla incinta si becco’ un occhio nero e un labbrone gonfio durante una lite e lei il soprannome di “slapper”, ceffone.
All’uomo cui oggi lei dice la univa solo intimità fisica scrisse:
“A te dico tutto, in te mi confido, cerco il tuo consiglio, ti amo, mi occupo di tee mi preoccupo per te. Senza il nostro rapporto nella mia vita, non sono affatto sicura che ce la farei a tirare avanti”.
Lei è Rebekah Brooks e ad accompagnarla per una furtiva mezz’ora in hotel era Andy Coulson suo collega e poi successore alla guida del News of the World fino a quando Rebekah lo piazzò a direttore della comunicazione del partito Conservatore e nel 2011 convinse il primo ministro conservatore David Camron a nominarlo direttore della comunicazione del Governo inglese.
Rebekah Brooks, Rebekah la rossa non cerca troppe tardive scusanti mentre descrive le intermittenti fughe d’amore (adulterine) con Andy.
La confessione sembra perfetta per gli scandaletti pruriginosi del News of the World, il tabloid inglese di Rupert Murdoch, se non fosse che proprio lui decise di chiuderlo su due piedi dopo le accuse al giornale di aver spiato e intercettato illegalmente i protagonisti degli scoop (sesso, corna, droga ecc…) che andava pubblicando.
E infatti, nemesi obbligata rilevata dal New York Times ( “Tabloid style: former editor bares her life during trial”), Rebekah mette letteralmente a nudo l’intera sua privata, offrendo i titoli che ella stessa avrebbe sparato in prima pagina solo qualche mese fa e per i quali avrebbe pagato oro. Si mette a nudo perché con quelle accuse, hackeraggio, intercettazioni illegali, rischia la galera. Davanti al giudice che la interroga ha spiattellato tutto. A cominciare dalla sua relazione con Andy Coulson, il collega che la sostituirà al vertice di News of the World: “quite dysfunctional” la descrive, piuttosto anormale, sicuramente non regolare, giustificata dalle “lunghe e dure ore di lavoro insieme, in un’industria come quella”.
Quella cioè del gossip come sola lettura del mondo dove non si esita a pubblicare, per dire, la drammatica fine del matrimonio con una star della soap di successo del momento, del cruccio di non poter avere figli prima che una cugina te ne fornisca un surrogato, delle relazioni privilegiate con il potere (l’attuale premier Cameron che telefona per offrirle sostegno, stile Anna Maria Cancellieri) cose del genere insomma, precisamente quello che è successo a lei. Chi di tabloid ferisce…