
ROMA – Wikipedia è “intrinsecamente sessista”. L’accusa viene da uno studio condotto da Claudia Wagner del Leibniz Institute for the Social Sciences di Colonia, dal quale risulterebbe come le voci che compongono la nota enciclopedia online sarebbero prevalentemente orientate al maschile, mentre quelle a prerogativa femminile si restringerebbero alla sfera familiare. Per scoprirlo i ricercatori hanno scandagliato con un algoritmo tutte le pagine di Wikipedia, parola per parola.
I risultati dell’elaborato computo sono stati pubblicati sul sito Arxiv:
”Questo tipo di discriminazione – scrivono i ricercatori – è dovuta alla pratica, da parte dei redattori di Wikipedia, di considerare il maschio come il genere di default, o in altre parole di assumere che un articolo sia su un uomo a meno che non sia specificato”.
Per arrivare alla conclusione Wagner e colleghi hanno prima di tutto confrontato sei versioni differenti di Wikipedia con altri tre database su uomini e donne “degni di nota”, compreso uno del Mit contenente oltre 120mila voci. Sono state poi studiate le connessioni e i rimandi tra le varie voci di Wikipedia per verificare la frequenza con cui venivano usate parole identificative del genere.
”Gli articoli sulle donne – riportano gli scienziati – tendono ad enfatizzare il fatto che sono su una donna utilizzando eccessivamente termini come donna, femmina, o signora, mentre articoli che parlano di uomini non contengono voci equivalenti al maschile. Anche parole come sposata, divorziata, bambini o famiglia sono usate molto più di frequente”.
Su altri aspetti lo studio promuove invece l’enciclopedia libera, che ad esempio non trascura nessun personaggio femminile importante, anche se i rimandi degli articoli sulle donne sono molto più spesso ad altri articoli su uomini e non viceversa.
L’accusa di discriminazione di genere era già stata formulata nel 2011 dal New York Times, sulla base di una statistica che vedeva solo il 9% di autrici donne a fronte di un 50% di lettrici. Per cercare di arginare il problema la Wikimedia Foundation aveva lanciato un piano, con la creazione di un forum apposito chiamato Teahouse, per arrivare al 25% entro il 2015.